Attesa come un oasi nel deserto, l’acqua potabile erogata dal servizio idrico del comune di Gangi è ormai un lontano ricordo. L’ultimo avviso con il quale il sindaco Francesco Migliazzo invitava la cittadinanza a non utilizzare a scopi alimentari l’acqua proveniente dall’acquedotto comunale, ma di limitarne l’uso ai soli fini igienico-sanitari, risale al 7 dicembre dell’anno scorso. Da allora tutto tace: 39 giorni filati di disservizio, ai quali vanno aggiunti i 17 giorni trascorsi dal 5 novembre al 22 dicembre 2018, altro periodo di divieto disposto dal sindaco.
In sostanza negli ultimi 2 mesi è mezzo nel comune di Gangi l’acqua pubblica è rimasta potabile per soli 17 giorni su 70. C’è da chiedersi se oltre al danno arriverà la beffa di una “bolletta” sul servizio idrico che non terrà conto dell’evidente disservizio.