Fin dai primi confronti relativi all’individuazione dei fattori sui quali puntare per avviare l’inversione di tendenza dello spopolamento, è emerso con forza che il processo di rigenerazione del territorio dell’Area Interna postula l’esigenza di ripristino dei livelli minimi di accessibilità. Da lì la necessità di dover dedicare la quota più consistente delle risorse finanziarie complessivamente dedicate all’Area Interna Madonie alla viabilità per provare a lenire ritardi, inefficienze ed inadempienze che si erano stratificati nel tempo e che ci rassegnavano un quadro di arterie viarie quasi del tutto collassate.
In questi lunghi mesi, i sindaci e le rappresentanze consiliari non si sono risparmiati nello sforzo non facile di prima individuare le priorità relative alle strade potenzialmente finanziabili nel contesto del Po-Fesr, che sostiene la viabilità secondaria di collegamento ai corridoi della rete europea Ten-T, e successivamente nella considerazione che la competenza di intervenire negli assi viari individuati è di esclusiva competenza della Città Metropolitana di Palermo e dell’Anas, nell’incalzare i predetti enti ad attivare le relative procedure di progettazione ed approvazione degli interventi e quindi di realizzazione degli stessi. Decine sono stati gli incontri avuti soprattutto con i rappresentanti ed i tecnici della Città Metropolitana di Palermo che, a causa dei gravi problemi di bilancio nei quali versa oramai da diversi anni, non è in grado di anticipare le risorse finanziarie necessarie per l’esecuzione dei sondaggi e delle indagini geologiche e/o geognostiche propedeutiche alla stesura dei progetti esecutivi e quindi volti a cercare soluzioni alternative.
Finalmente il 10 gennaio presso l’Assessorato regionale alle Infrastrutture ed alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento, dei rappresentanti dell’Unione dei Comuni “Madonie”, dell’Anas, della Città Metropolitana di Palermo, del Capo dell’Ufficio speciale regionale di progettazione e del Cordinatore tecnico della Snasi Madonie, si è firmato l’accordo con il quale si definiscono i tempi di consegna e di approvazione della progettazione esecutiva degli interventi. Venerdì scorso 11 gennaio a Castelbuono in una partecipatissima assemblea dei Sindaci, con grande soddisfazione da parte dei partecipanti per i concreti risultati ottenuti e con la premessa che questi 10 interventi che ammontano a circa 14 milioni di euro, rappresentano solo la prima tappa del processo di ricostruzione della viabilità secondaria delle Madonie, è stato approvato l’accordo che prevede la realizzazione dei seguenti interventi: