Cronaca

Piano Battaglia punta sul turismo sostenibile. Apre il Fun Park. Si dovrebbe tornare a sciare

Le Madonie puntano tutto sul turismo sostenibile. Con lo stanziamento dei fondi per il ripristino della rete sentieristica e con l’apertura di un centro per l’educazione ed il turismo ambientale da parte di Legambiente, finalmente il territorio inizia a muoversi nella direzione giusta: la fruizione sostenibile dell’enorme patrimonio ambientale. Valutato qualche anno fa come uno dei più importanti d’Italia, il rilancio del brand territoriale delle Madonie (valore di 2 miliardi di euro) riparte dalla ristrutturazione della sua rete sentieristica. Un intervento chiave per il rilancio dell’offerta turistica. Si sblocca così l’accesso ai fondi residui stanziati dall’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente (1.095.320 euro) e rimasti per circa 20 anni inutilizzati.

Previsto anche un co-finanziamento dell’Ente Parco delle Madonie di circa 400mila euro. Nel complesso la cifra disponibile sarà inferiore rispetto agli oltre 2 milioni di euro previsti in fase di progetto dall’Ente Parco alla fine degli anni Novanta, tuttavia saranno risorse essenziali per ammodernare l’offerta sentieristica del parco regionale.

 

Ma le novità per le Madonie non si fermano qui. A Piano Battaglia apre i battenti il centro dedicato all’educazione ed al turismo ambientale di Legambiente. Nei locali dell’ex Grifone, che hanno già ospitato iniziative similari con scarso successo, è stato realizzato un punto base per l’escursionismo, oltre a laboratori per bambini, un noleggio di attrezzature da outdoor e un piccolo bar. A garantire continuità e presenza sul territorio (alcuni questi degli aspetti che erano mancati nelle iniziative precedenti) ci sarà Giovanni Nicolosi, coordinatore della struttura gestita dal circolo Legambiente Francesco Lojacono, e Giovanni Faletra, gestore del Rifugio Marini.

“Vogliamo creare un punto di riferimento per gli escursionisti – dice a Balarm Nicolosi – Ma anche un centro didattico attraverso il quale accompagnare studenti e giovani visitatori in un percorso di educazione ambientale grazie all’utilizzo dei nostri laboratori di Piano Battaglia ed alle esperienze sul campo”. Nei locali del centro infatti trovano spazio microscopi, materiale didattico sulle Madonie e sulle scienze naturali in genere. Inoltre le guide di Legambiente e di “Madonie a passo lento”, accompagneranno i visitatori in escursione nel Parco per toccare con mano i tesori naturali di questo angolo di Sicilia. “Saremo sempre a disposizione per accompagnare turisti e visitatori in escursione – continua Nicolosi – Sia in inverno, con le ciaspole in caso di neve, che nei mesi più caldi. Inoltre stiamo allestendo un punto noleggio attrezzatura da outdoor (dalle ciaspole alle scarpe da trekking) per consentire di affrontare le escursioni in montagna in tutta sicurezza”.

Il centro ha l’obiettivo di fare rete con le altre strutture e organizzazioni attive nelle immediate vicinanze. “Vogliamo coinvolgere anche le altre realtà presenti come la Piano Battaglia srl, il Fun Park, l’Associazione Pro Piano Battaglia e Madonie, per creare un vero e proprio network dell’ecoturismo e fare di Piano Battaglia un esempio di best practice a livello regionale”, conclude Nicolosi. Nel frattempo nevica su tutte le Madonie oltre i 400 metri di quota e si attende una risposta definitiva della Regione o della Città Metropolitana di Palermo sull’apertura degli impianti. Voci di corridoio comunque darebbero per imminente la risoluzione della questione. Il Fun Park Piano Battaglia invece dovrebbe aprire i battenti già dal weekend dell’Epifania dando formalmente inizio alla stagione sportiva invernale.

balarm.it

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