Lo scorso 10 giugno a Campofelice è stata eletta come nuovo sindaco Michela Taravella, con 1.833 voti, 57 voti sull’avversario, Giuseppe Di Maggio. Il 10 luglio, lo stesso Di Maggio ed altri cittadini elettori del comune di Campofelice di Roccella hanno chiesto l’integrale annullamento degli esiti della consultazione elettorale assumendo che il mancato invio ai cittadini residenti all’estero delle cartoline avviso entro i 20 giorni successivi all’affissione dei manifesti di convocazione dei comizi elettorali avrebbe impedito ad alcuni elettori di ricevere per tempo le cartoline avviso e, conseguentemente, di esercitare il proprio diritto di voto.
I ricorrenti, assistiti dagli Avvocati Armao e Finazzo, hanno prodotto le dichiarazioni di cinque elettori residenti all’estero che assumevano di non avere tempestivamente ricevuto le cartoline avviso. Si sono costituiti in giudizio il Sindaco Michela Taravella ed il Presidente del Consiglio Comunale Giulio Giardina, entrambi assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, eccependo l’inammissiblità del ricorso sotto molteplici profili nonchè, in subordine, l’infondatezza nel merito dello stesso.
In particolare gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno eccepito, tra l’altro, l’inammissiblità del ricorso per mancato superamento della prova di resistenza, atteso che, a fronte di una differenza di ben 57 voti tra il sindaco eletto ed il candidato non eletto, i difensori dei ricorrenti avevano prodotto le dichiarazioni di appena cinque elettori residenti all’estero che assumevano di non avere tempestivamente ricevuto le cartoline avviso, non fornendo alcuna prova sulla circostanza afferente la rilevanza delle asserite irregolarità sul risultato elettorale. Gli avvocati Armao e Finazzo hanno sostenuto che 242 residenti all’estero, di cui 181 residenti in Nord America, Argentina, Canada e Sud Africa, potrebbero non aver ricevuto le cartoline avviso con conseguente impossibilità di esercitare il diritto di voto.
Il Tar Sicilia Palermo, Sezione terza, accogliendo l’eccezione di inammissibilità avanzata dagli avvocati Rubino e Impiduglia ha dichiarato inammissibile il ricorso patrocinato dagli avvocati Armao e Finazzo per mancato superamento della prova di resistenza, condannando l’avvocato Giuseppe Di Maggio e gli altri ricorrenti al pagamento delle spese giudiziali, liquidate 3 mila euro oltre accessori. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal Tar, Michela Taravella e Giulio Giardina resteranno in carica nella qualità, rispettivamente, di Sindaco e di Presidente del Consiglio Comunale di Campofelice di Roccella, mentre l’Avvocato Giuseppe Di Maggio e gli altri ricorrenti pagheranno le spese giudiziali.
“Non potevamo avere dubbi circa l’esito di questo ricorso, per noi, ed oggi anche per il Tar, inammissibile ed infondato giuridicamente”. Lo dice il sindaco Taravella. “Dopo questo risultato – continua – che attesta incontrovertibilmente la nostra vittoria elettorale, già lo scorso 10 giugno, continueremo a lavorare, con impegno ed umiltà, come è nostra consuetudine, conformemente al nostro mandato elettorale. Auspichiamo che da questo momento possa inaugurarsi una nuova stagione, fatta di collaborazione e di impegno congiunto per la risoluzione delle tante problematiche di questa Comunità, nell’ottica esclusiva del bene comune”.
“Mi auguro e auspico che questa sentenza – dice il Presidente del Consiglio Comunale Giulio Giardina – possa finalmente spegnere i toni da campagna elettorale che hanno caratterizzato sin ora i consigli comunali. Il Consiglio Comunale deve ritornare ad essere il luogo dove si discutono e si risolvono i problemi di una comunità e non il luogo dove fare proclami e accuse da campagna elettorale. La campagna elettorale è finita. Anche la Giustizia Amministrativa ha detto che Michela Taravella sarà il Sindaco di Campofelice per i prossimi anni. Si lavori tutti insieme per il bene della Comunità”.