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Bando dei Giovani Agricoltori a rischio, Copagri scrive a Musumeci: “Eviti valanghe di ricorsi”

Il Bando dei Giovani Agricoltori è a rischio. Così il presidente regionale Natale Mascellino, originario di Castellana Sicula, ha scritto una lettera indirizzata al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e agll’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera. La questione è delicata e riguarda “La Misura 6 – sottomisura 6.1 Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori”.

Secondo Mascellino, infatti, l’assessorato all’agricoltura avrebbe ritenuto irricevibili le domande del PSR 2014-2020 se la data della dichiarazione relativa al Piano di Sviluppo Aziendale, firmata dal Legale rappresentante, sia antecedente alla data di consegna informatica, la domanda è irricevibile. “Ma – spiega Mascellino – il sistema informatico del PSA web ha evidenziato fin dalla sua concezione, diverse anomalie informatiche, non ultimo la mancata generazione in fase di stampa di una data certa, come avviene per tutte le procedure informatiche che generano il file in formato pdf delle domande”. Insomma l’assessorato all’Agricoltura sapeva di queste anomalie: “tanto da prorogare per diverse volte – spiega Mascellino – l’inserimento dei dati e la consegna informatica del PSA”.

La normativa vigente in materia di semplificazione delle procedure amministrative impone che, qualora la pubblica amministrazione intende provvedere mediante sistemi informatici alla presentazione di ocumentazione essenziale, il sistema deve provvedere alla generazione del pdf ed all’inserimento della data di stampa, come avviene per le dichiarazioni reddituali generate dall’Agenzia delle Entrate e per le domande di aiuto e sostegno generate dal portale SIAN. Lo stesso manuale del sistema Psa Web evidenzia: “Il Piano di sviluppo aziendale dovrà essere predisposto attraverso l’applicazione software PSAWeb Sicilia, sottomisura 6.1. Detto Piano, redatto attraverso l’utilizzo dell’applicazione software PSAweb Sicilia, dopo l’avvenuta compilazione a sistema e alla consegna informatica, dovrà essere stampato e firmato insieme alla dichiarazione ad esso allegata”. “E’ evidente – dice Mascellio – che il sistema informatico PSAWeb avrebbe dovuto inserire, al momento della generazione del file Pdf del Psa, la
data certa di stampa”.

Per questo Mascellino ha chiesto a Musumeci e Bandiera l’applicazione del “soccorso istruttorio”. “Non si tratta di ordinare la presentazione di ulteriori documenti previsti dalla lex specialis della procedura – spiega -, ma di disporre una istruttoria integrativa che, di certo, non si pone in contrasto con il principio della par condicio tra i partecipanti alle procedure amministrative di massa o, comunque, in cui siano interessati una pluralità indeterminata di soggetti, che la giurisprudenza prevalente individua quale limite estrinseco del dovere di soccorso istruttorio”.

“E’ fuor di dubbio – conclude Mascellino – che l’esclusione da una procedura per questioni di carattere puramente formale determina un forte scostamento del provvedimento amministrativo rispetto al fine per cui la legge attribuisce il potere esercitato. Quando un partecipante a una procedura incorre in un errore o, in ogni caso, quando il contenuto di un documento non soddisfa appieno le necessità istruttorie dell’Amministrazione, il principio generale è che questi aspetti devono essere oggetto di chiarimenti ed integrazioni. Ciò in quanto quel soggetto potrebbe risultare in concreto il migliore per soddisfare le necessità per cui è stata avviata la procedura. La combinazione del principio di proporzionalità con quello di leale collaborazione determinano che l’esclusione dalla
procedura per motivi di carattere squisitamente formale deve costituire eccezione e non regola”.

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