Continua a far discutere il caso di Antonina Seminara, la giovane partoriente morta il 4 agosto del 2013 a causa
di una grave emorragia avvenuta dopo un parto cesareo eseguito dopo la perdita del bambino, ancora di 7 mesi, per distacco della placenta.
A distanza di oltre 5 anni da quel tragico giorno è stata disposta da parte del Tribunale di Enna una nuova perizia che verrà effettuata il 7 novembre prossimo presso l’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Messina. I periti, Alessio Asmundo e Franco Accardo, dovranno stabilire se le strutture e i presidi disponibili presso il nosocomio e la mancanza di un reparto di rianimazione non abbiamo svolto un ruolo determinante nel decesso.
Al momento a dover rispondere della morte della giovane donna sono le dottoresse Maria Di Costa e Rosaria Vena, (entrambe ginecologhe) rinviate a giudizio,mentre sono state stralciate le ipotesi di reato a carico dell’anestesista
e delle due ostetriche presenti in reparto. Questa perizia, accolta con favore dalla difesa delle imputate, potrebbe essere una delle ultime fasi del processo di primo grado, iniziato 3 anni fa ed ormai vicino al termine.