Sport

Eccellenza, Geraci e Sant’Agata si fermano a vicenda. Out Castelbuono e Caccamo

Geraci – Sant’Agata 0-0

Geraci: Dolenti, Arena, Bognanni, Palazzo, Prestigiacomo, Martorana, Scalisi, Corso, Raimondi (6’ st Marsala), Serio (35’ pt Di Simone) (33’ st Azzara), Scilluffo. A disp.: Chiaramonte, Marciante, Ghachechem, Terzo, La Bianca, Lo Bianco. All.: Bognanni

Sant’Agata: Ingrassia, Scaffidi, Zingales, Scolaro (32’ st Mantovano), Bontempo, Tricamo, Genovese (45’ st Miceli), Costa, Cicirello, Biondo, Pino (7’ st Saverino). A disp.: Scurria, Giannattasio, Conti, Napolitano, Collura. All.: La Rosa

Arbitro: La Verde di Caltanissetta, assistenti Scribani e Tarallo di Agrigento.

Ammoniti: Scilluffo, Martorana, Corso, Dolenti – Costa, Cicirello, Saverno.

Comincia con un pareggio il tour de force del Geraci che, dopo il temibile Sant’Agata, troverà sulla sua strada il Licata, fuori casa, ed il Mazara fra le mura amiche. Tre squadre che, insieme al Canicattì, sono considerate le più accreditate per il salto di categoria. I madoniti avevano già avuto modi di conoscere da vicino i messinesi nel doppio scontro valevole per il primo turno di Coppa Italia. L’andata a Geraci finì 1-1, il ritorno 1-0 per il Sant’Agata. Non si notò allora una grande differenza fra le due compagini come non si è notata adesso. Partita decisamente maschia, giocata per lo più a centrocampo. Ricca di scontri di gioco, taluni anche pesanti ma mai cattivi. In estrema sintesi molta tattica e pochi, pochissimi spunti da annotare nel taccuino. Nella seconda metà del primo tempo un sussulto del Sant’Agata preoccupa la difesa locale. A prendere l’iniziativa è Genovese che s’invola sulla fascia e giunto all’altezza dell’area di rigore mette in mezzo una palla con il contagiri per Biondo, il 10 ospite incrocia anche bene ma Dolenti è bravo a sventare il pericolo. Il Geraci risponde sul finire del primo tempo con una bella punizione di Scilluffo parata da Ingrassia. Poco dopo il portiere si ripete mostrando buoni riflessi in opposizione ad un nuovo tentativo di Scilluffo. Nel secondo tempo il copione si ripete: tanta tattica poche emozioni. E’ sempre Scilluffo ad impensierire la retroguardia messinese, ancora con un calcio da fermo che questa volta incrocia la testa di Martorana che da distanza ravvicinata cerca di mettere a segno il colpaccio. Ingrassia para. Sul finale ed ancora una volta su calcio piazzato si fa pericoloso il Sant’Agata. E’ l’ultima occasione di una partita avara di emozioni. Da segnalare il cambio di modulo di Bognanni che schiera il Geraci con un inedito 352. Promossa la difesa, praticamente perfetta al cospetto di uno degli attacchi più pericolosi del torneo. Sugli scudi in particolare i due centrali. Fra le file del Sant’Agata bene soprattutto Zingales e Genovese, è apparso meno pericoloso del solito invece Cicirello. Il pareggio allontana un po’ i ragazzi di mister La Rosa dalla testa della classifica e consegna alla classifica una curiosa “formula 3”: tre sono le lunghezze che separano il Sant’Agata dalle battistrada. Tre anche le lunghezze che separano il Geraci sia dalla zona play off che dalla zona play out.

 

Continua il momento no del Castelbuono, sconfitto nell’anticipo di ieri a Palermo dal Cus. A segnare il gol della vittoria dei ragazzi di Mutolo, da pochi giorni nella panchina della società universitaria, è stato Riccobono al 4′ del primo tempo. Vanno male le cose anche per il Caccamo che prende per 1-4 in casa contro l’Alba Alcamo. In rete due volte Di Maggio, Tarantino e Palazzolo.

Share
Published by