“La Commissione sanità dell’Ars si determinerà con due risoluzioni che impegnano il governo regionale a mantenere il punto nascite e il centro hub quindi con emodinamica e unità coronarica “h24” alla Fondazione Giglio di Cefalù”. Lo ha reso noto il sindaco della cittadina normanna Rosario Lapunzina che ha preso parte ai lavori della Commissione unitamente ai primi cittadini del distretto sanitario delle Madonie.
“Abbiamo espresso alla Commissione forte preoccupazione – ha detto Lapunzina – per delle scelte che penalizzerebbero i cittadini delle Madonie e dei Nebrodi. Sul punto nascita il governo non può non tenere conto dell’orografia del territorio e delle carenze infrastrutturali sulla viabilità, della crescita dei parti, in un anno, del 30 percento e del livello di sicurezza sanitaria offerto alle partorienti dall’ospedale Giglio. Non può prevalere solo la logica dei numeri. Su questi aspetti abbiamo riscontrato una convergenza della Commissione sanità.
Sulla cardiologia, ha sottolineato il sindaco di Cefalù, “l’Istituto Giglio è il terzo ospedale della provincia di Palermo per prestazioni in urgenza nella rete dell’infarto (angioplastiche primarie) erogate e il decimo in Sicilia. Qui sono state salvate decine di vite umane. Si trova, inoltre, in una posizione strategica della rete dell’infarto. Rispetta tutti gli standard di qualità e di efficenza previsti dalle linee guida e nel documento del 2011 istitutivo della rete per l’infarto miocardico acuto (IMA) in Sicilia. In quell’unico documento vigente è stata disegnata, su mappa, la rete per l’infarto nella nostra regione individuando i centri Hub fra cui Cefalù. Viceversa nella mappa attuale, del documento metodologico per la riorganizzazione del sistema di rete dell’emergenza urgenza allegato alle delibera della Giunta Regionale 329/18, trasmesso al Ministero, vengono confermati i precedenti centri hub ad eccezione di Cefalù. Questo per noi è inspiegabile. Pur riscontrando la disponibilità dell’assessore alla salute a chiedere la deroga al Ministero della Salute, per il punto nascite e a rivedere nei tavoli “tempo dipendenti” la presenza di Cefalù nella rete Ima, come centro Hub, non possiamo che mantenere alta l’attenzione su una scelta che comprometterebbe gravemente il livello di assistenza sanitaria”.
Un centro viene definito Hub se dotato di Utic, unità di terapia intensiva cardiologica, con attigua emodinamica e terminale per la telemedicina che riceve i tracciatiti cardiologici dalle ambulanze attivandosi per far fronte all’emergenza.