Arriva la replica del presidente di Aci Palermo Angelo Pizzuto alle dichiarazioni dei sindaci di Campofelice e Collesano riguardo il percorso dell’ultima edizione della Targa Florio.
“Le polemiche dei sindaci di Campofelice e di Collesano sono strumentali, oltre che sgradevoli, e sono prive di qualsiasi fondamento – tuona Pizzuto -. Sono solo ripicche per il fatto che l’anno scorso la Targa Florio non è passata in quei territori, e credo che non ci passerà per un po’ di tempo visto la disastrosa situazione delle strade che portano da Campofelice a Collesano e che impedisce perfino il traffico stradale in sicurezza, figuriamoci le gare agonistiche di automobilismo”.
“Non ho mai smentito nessuna notizia di cessione del marchio Targa Florio perchè non c’è nulla da smentire: non ho mai ricevuto nessuna proposta nè da ACI, nè da nessuna altra azienda pubblica o privata, nè tantomeno della Regione – spiega il presidente di Aci Palermo -. Prendo atto che l’Aci Italia ha annunciato l’intenzione di avanzare la proposta di valorizzazione del brand Targa Florio: se e quando arriverà sarà attentamente valutata per decidere insieme con la nostra casa madre quali siano le migliori soluzioni per continuare l’azione di rilancio e di sviluppo intrapresa in questi anni. L’unica attività in essere al momento è la valutazione del brand da parte di un advisor indipendente scelto tramite evidenza pubblica e da me sollecitato ai fini della valorizzazione del marchio nel bilancio sociale. Tutto il resto è sterile polemica politica di gente che ha soltanto a cuore piccoli interessi di campanile. Durante l’ultima Targa Florio Classica abbiamo dedicato una intera giornata alle Madonie, partendo da Floriopoli come base dalla quale è stato avviato il giro, e passando per Cerda con prove cronometrate in paese, Caltavuturo con controllo orario, Tremonzelli e Castellana Sicula con prove cronometrate dedicate al barone Pucci, Geraci Siculo, Castelbuono, Pollina, Cefalù e Termini imerese. Un giro un po’ diverso da quello dello scorso anno, per dare la possibilità ai 165 equipaggi di attraversare tutte le Madonie, giro che cambieremo l’anno prossimo per dare la possibilità a tutti i comuni di partecipare”.
“La valorizzazione del brand “Targa Florio” è cosa molto diversa dalla gara vera e propria, che è e resta di proprietà dell’Automobile Club di Palermo – continua Pizzuto -. “Peraltro è palesemente falso che l’Aci sia in dissesto, dal 2014 (anno in cui fui eletto la prima volta) l’Automobile Club di Palermo ha un bilancio corrente in forte attivo, ha stipulato un piano con Aci per la rateizzazione delle passività pregresse, ha rilanciato le proprie attività sportive ed economiche nazionali ed estere, ha iscritto ben 11 gare al calendario nazionale Acisport per tutte le specialità automobilistiche (non solo Targa Florio, ma anche rally (rally dell’Himera) velocità in salita (Termini Caccamo), campionato italiano di velocità montagna (la blasonatissima Cefalù Gibilmanna del prossimo week end), lo slalom di Scillato (giunto alla 19^ edizione), la Bellolampo Passo di Rigano (gara di regolarità) ed altre ancora”.
Poi la stoccata sugli attacchi arrivati da più parti: “Per tutelare l’Automobile Club ed i nostro soci da questi attacchi falsi e scomposti – ha aggiunto Pizzuto – abbiamo conferito mandato ai nostri legali di querelare gli autori del comunicato, non che questo sia un deterrente particolare visto che il sindaco Meli è un collezionista di querele. Inoltre, non c’e’ stato nessun lauto contributo da parte del comune di Campofelice per la Centesima edizione, ma un modesto contributo di appena 10 mila euro (su oltre 400 mila euro di costo della gara) nel 2013 che ha registrato quell’anno partenza e arrivo da Campofelice a causa di problemi di sicurezza sorti in piazza Politeama, per la quale siamo grati a Campofelice, ma consapevoli che la cittadina abbia ricevuto in termini di visibilità, ospitalità ed accoglienza molto di più di quanto avesse modestamente investito”.
LE SCELTE DEL PERCORSO SPETTANO ESCLUSIVAMENTE AD ACI – “Di recente l’assessore al turismo della regione assessore Pappalardo, rispondendo ad una interrogazione in parlamento sulla scelta dei percorsi della Targa Florio, ha chiarito che le scelte inerenti la gara sono una prerogativa esclusiva dell’Automobile Club di Palermo, proprietario della gara e legittimo titolare del brand. Aci da sempre collabora con la Regione Siciliana, a cui siamo grati per il sostegno alla gara ed alle iniziative collegate degli ultimi mesi ad opera del governo presieduto dall’onorevole Musumeci che è rientrato a pieno titolo come partner istituzionale che noi rispettiamo ed al quale guardiamo con fiducia ed entusiasmo per il rilancio e lo sviluppo della gara e, con essa del territorio siciliano”.
CON ACI SOLTANTO GARE DI ALTO LIVELLO, NON EVENTI ABUSIVI – “Ma certamente non consentiremo indebite ingerenze di piccoli personaggi che mirano solo ad agitare le acque per riceverne un tornaconto campanilistico: se avessi accettato di passare da Collesano, tutto questo non sarebbe successo, ma noi miriamo alla sicurezza dei nostri partecipanti e del pubblico e non organizziamo manifestazioni amatoriali abusive, come successo recentemente a Collesano. Mi verrebbe da suggerire ai sindaci che scrivono di occuparsi di più dei loro comuni e soprattutto delle loro strade, visto che fin quando saranno in queste condizioni la Targa Florio non potrà certo transitarvi, ma sarebbe chiedere troppo”.
“Noi intanto ci concentriamo sui prossimi impegni sportivi, la cronoscalata di campionato italiano Cefalù-Gibilmanna del 13 e 14 ottobre, lo slalom di Scillato del 27 ottobre, e due grandi manifestazioni nazionali con Maserati e Tesla che faranno tappa a Palermo e sulle Madonie con il loro tour nazionale. Una cosa è certa – ha conclude Pizzuto – fin quando ci sarò io la Targa Florio rimarrà nel territorio dove ha fatto la sua storia, Palermo e le Madonie”.