L’Agenzia per la Coesione Territoriale, con una nota del 20 settembre 2018 a firma del Direttore dell’Area
Progetti e Strumenti, Alberto Versace, ha formalmente comunicato l’avvenuta sottoscrizione dell’Accordo di programma quadro per l’attuazione dell’Area Interna Madonie, individuata dalla Regione Siciliana come Area prototipale per la sperimentazione della Snai nella prima fase di attuazione della programmazione 2014-2020. Nell’approccio integrato dell’Accordo di Partenariato 2014-2020, la Snai è stata definita come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (istruzione, sanità e trasporti); per le aree-progetto selezionate è stato previsto un finanziamento attraverso tutti i fondi comunitari disponibili (Fesr, Fse e Feasr) e le risorse stanziate dalla Legge di Stabilità n.147/2013 che trovano puntuale riferimento in Accordi di Programma Quadro fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali.
Infatti, l’Apq dell’Area Interna Madonie è stato sottoscritto a livello territoriale dal Comune di Gangi (iniziale capofila) e dall’Unione dei Comuni Madonie, dalla Regione Siciliana e dalle amministrazioni nazionali: Agenzia per la Coesione Territoriale, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero della Salute. L’Apq dell’Area Interna prototipale costituita da 21 Comuni (Alimena, Aliminusa, Bompietro, Blufi, Caccamo, Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni) ha preso atto del modello istituzionale di “gestione associata” di servizi dell’Unione dei Comuni Madonie, chiamata a svolgere il ruolo di Soggetto coordinatore, che include anche quelle competenze amministrative relative a rilevanti funzioni per i servizi di cittadinanza e lo sviluppo locale sostenibile, in conformità ai requisiti di “sistema intercomunale permanente” previsti della Snai.
L’Apq include un Programma integrato di interventi/azioni coerenti con la Strategia dell’Area Interna Madonie, che mette al centro delle politiche territoriali le Comunità locali impegnate a contrastare i processi di spopolamento attraverso pratiche di innovazione sociale in rete, modelli “green” di rigenerazione del territorio e specializzazioni “smart” per valorizzare le sue risorse di capitale sociale e le sue capacità di resilienza.
SERVIZI DI CITTADINANZA
5 interventi in capo alla Rete Scolastica delle Madonie sono finalizzati a “migliorare le competenze e le abilità del capitale umano delle giovani generazioni” attraverso una nuova offerta formativa territoriale orientata a superare i tradizionali divari tra “sapere” e “saper fare”; azioni per il miglioramento delle competenze chiave con laboratori di Matematica, Scienze e Astronomia in collaborazione con il Parco Astronomico internazionale di Isnello; Educazione ambientale sostenibile in collaborazione con il Geopark; Educazione alimentare in collaborazione con i Presìdi Slow Food del territorio; ambienti innovativi per la didattica integrata con smart schools attrezzati di laboratori digitali audiovisivi e multimediali e officine energetiche (FabLabs);
5 interventi finalizzati a “migliorare i servizi di salute per le comunità e le capacità di cura delle persone” attraverso Reti Territoriali di partenariato pubblico/privato per la cura delle persone anziane e dei disabili, servizi per il recupero delle fragilità giovanili, servizi innovativi e di telemedicina a supporto dell’Assistenza Domiciliare Integrata, il potenziamento dei servizi di emergenza-urgenza della rete ospedaliera delle Alte Madonie che fa capo al “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana;
2 interventi integrati finalizzati a “migliorare i servizi di trasporto pubblico locale e la mobilità territoriale” attraverso la realizzazione di un “nodo di interscambio” nell’area di sosta dello svincolo di Irosa lungo la A19 Palermo-Catania in maniera tale da consentire la fermata dei servizi di autolinea regionale e la razionalizzazione dei servizi di Tpl, trasporto scolastico e mobilità intracomunale dell’Area, grazie anche alla rifunzionalizzazione e messa in sicurezza di alcuni tratti della rete di viabilità territoriale in collaborazione con Anas e Provincia Regionale di Palermo (III lotto di Irosa; S.S. n. 120; SP 9 delle Madonie: Campofelice di Roccella – Castelbuono.; S.P. n.54 “Di Piano Battaglia”: B°
Mongerrati – Piano Zucchi – Piano Battaglia – Petralia Sottana. S.P. n.113 “Circonvallazione di Piano Battaglia”; S.P. n.8 “Di Valledolmo” e S.P. n.58 “Di Sclafani”; S.P. n. 9bis “Di Cammisini”: Collesano – B° Firrionello ; S.P. n. 11 “Di Blufi” : B° Giaia – Blufi – Ferrarello – Locati – B° Locati; S.P. n. 28 “Di Lascari e Gratteri”: B° Piletto – Lascari – Gratteri – B° Piano delle Fate; S.P. n. 60 “Di Calabrò”: B° Borrello – B° Calabrò – B° Comunello e S.P. n. 52 “Di San Mauro”: B° Badia – Borrello – B° Convento – B° Calabrò; S.P. n.119 “Di Portella Colla”: Polizzi – Portella Colla);
2 interventi integrati finalizzati a “migliorare i servizi delle smart communities anche in termini di innovazione sociale” attraverso la sperimentazione di una piattaforma digitale della Pubblica Amministrazione locale in capo all’Unione dei Comuni Madonie (open government) a supporto dei servizi digitali per i cittadini, la Rete Scolastica e le comunità insieme ai servizi digitali alle imprese che possono rafforzare la competitività dell’Area Interna, anche in termini di “smart specialization” e connessione con le reti nazionali ed europee.
SVILUPPO LOCALE SOSTENIBILE
Gli interventi/azione per lo sviluppo locale propongono un cambio di paradigma rispetto alle esperienze dei precedenti cicli di programmazione nella direzione di rafforzare la responsabilizzazione (“empowerment”) delle Comunità territoriali in termini di capacità di regolazione della Pubblica amministrazione e reti partenariali tra produttori di beni e servizi e utenti/consumatori, anche in riferimento al quadro di innovazioni sociali proposto della Strategia nazionale per la Green Community.
4 interventi/sono finalizzati a “valorizzare le filiere locali di energie rinnovabili e le capacità della “green community”: un “Living Lab” supporterà il potenziale creativo e di innovazione in particolare delle giovani generazioni attraverso la fornitura di tecnologie, servizi avanzati e reti di competenze trasversali in rete (a livello nazionale ed europeo) per l’avvio di start up e la sperimentazione di prototipi precommerciali con modalità partecipative, potendosi avvalere delle Officine energetiche e FabLab della Rete Scolastica Madonie. La sperimentazione di un nuovo modello energetico con l’obiettivo del 100 per 100 di Fonti Energetiche Rinnovabili include interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e negli impianti di pubblica illuminazione; un sistema ibrido cogenerativo al servizio del complesso di impianti sportivi di Petralia Sottana, con un impianto di energia solare termica ad alta temperatura, un impianto fotovoltaico e un sistema combinato CHP a combustione di biomassa; una rete di piattaforme di trattamento di biomassa lignocellulosica e agricola da filiera corta localizzate in
maniera diffusa sul territorio madonita per la generazione di potenza elettrica pari a 100kw;
3 interventi/azioni sono finalizzati a “valorizzare il patrimonio di biodiversità e le filiere agroalimentari locali”: un progetto integrato per l’occupabilità e la sperimentazione di modelli innovativi di accompagnamento dell’autonomia lavorativa prevede l’attivazione di percorsi formativi flessibili in grado di qualificare il capitale umano e rilanciare le opportunità di occupazione connesse all’alimentazione sostenibile, attraverso uno strumento innovativo di regolazione (il Piano del Cibo) a sostegno delle esigenze di sicurezza alimentare dei consumatori/utenti (famiglie, mense scolastiche, centri di cura) e dei produttori locali, i quali potranno avvalersi anche di facilitazioni relative all’uso di terreni pubblici, privati e di comunità.
Attraverso la partecipazione al Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) si prevede di sperimentare iniziative che fanno riferimento alle storiche specializzazioni produttive madonite nell’agroalimentare: un progetto di innovazione in rete con riferimento alla filiera cerealicola, in grado di valorizzare le varietà di grani antichi siciliani anche in termini di processi di coltivazione, trasformazione e stoccaggio finalizzati a migliorare le qualità alimentari e nutraceutiche; un altro progetto di innovazione fa riferimento alla filiera zootecnica delle carni, con qualità
garantita e certificata sia in relazione all’alimentazione con pascoli naturali, foraggi e mangimi del territorio sia in relazione alla tutela della biodiversità e del miglioramento genetico degli animali (biobanca), nonché con innovazioni organizzative e gestionali che consentono di razionalizzazione i processi con il recupero ambientale degli scarti e delle deiezioni e la produzione di energia rinnovabile.
La copertura finanziaria degli interventi inclusi nell’Apq dell’Area Interna Madonie ammonta a 37,8 milioni di euro.