Il festival dei siti Unesco del Sud Italia: una tappa a Cefalù

Redazione

Cronaca

Il festival dei siti Unesco del Sud Italia: una tappa a Cefalù

28 Agosto 2018 - 11:00

Dal 2 al 5 settembre, la Sicilia ospiterà il “Progetto Rete Siti Unesco”, elaborato dall’Associazione Province Unesco Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia). Dopo la presentazione ufficiale a Matera, in Basilicata, lo scorso 18 luglio, e le tappe in Puglia, Campania e Sardegna, è la volta della Sicilia accogliere il progetto nato con l’obiettivo di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito Unesco, per promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand Unesco, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

Interessati 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini (SU), i trulli di Alberobello (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG).

Elemento fondamentale del progetto è il Festival Experience, la cui direzione artistica è stata affidata a Gaetano Stella, con la direzione organizzativa di Elena Salzano. Protagonisti i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità del Sud Italia della Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ad ogni spettacolo (tutti ad ingresso gratuito) è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non viene cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere. Dieci i temi trattati all’interno degli spettacoli del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria, la libertà e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.

In ogni tappa, dunque, protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre ad un tour di blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger che raccontano queste cinque regioni italiane attraverso la loro storia, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro. All’interno del Progetto si avranno, quindi, delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti Unesco con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’hashtag ufficiale dell’evento #patrimonidelsud.

Il 2 settembre, alle ore 20.30, nella Biblioteca Comunale di Piazza Armerina, si terrà lo spettacolo di teatromusica dal tema “L’orgoglio”. Protagonista “Il siciliano che inventò il jazz”, ovvero l’affascinante e suggestiva storia di Nick La Rocca, tra parole e musica.

Per la tappa siciliana del progetto, il 3 settembre, alle ore 18, le “invasioni digitali” saranno ambientate nell’antica Siracusa. Armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere, i visitatori potranno condividere la propria passione per far conoscere, attraverso il web, il nostro immenso patrimonio. Un social tour utile a fornire una visione differente e collettivamente costruita dei luoghi della cultura, regalando loro nuova vita.

Sempre il 3 settembre, alle ore 21, spettacolo di teatromusica nel Convitto delle Arti di Noto (Sr) con “BaroccoJazz”, Concerto di poesia barocca e musica jazz, un suggestivo spazio senza tempo dove passato e futuro si uniscono; la musica e la poesia, nell’universalità del loro linguaggio, travalicano stili, periodi storici e geografici per parlare al cuore degli uomini di ogni tempo.

Il 4 settembre, alle ore 17, nella Sala Consiliare del Comune di Cefalù (Pa), si terrà il seminario dal tema “I Presidi Unesco: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”, durante il quale verrà presentata anche la rete “PatrimonidelSud”, mirata a costruire il circuito di servizi nel territorio siciliano interessato dai Siti Unesco.
Alle ore 21.30, nell’atrio della Scuola Elementare via Giglio Cefalù (Pa), spettacolo di teatromusica dal titolo “Si cunta e s’arricunta…”, dove il tema portante è “La memoria”. Protagonisti, infatti, antichi cunti siciliani per raccontare, tra storia e leggenda, la memoria di un popolo.

Ultimo appuntamento in Sicilia il 5 settembre, alle ore 21, nel Palazzo del Governo del Libero Consorzio di Siracusa con lo spettacolo di teatromusica dal titolo “Uomini, idee e musica” – un viaggio verso il nuovo mondo fra sogni, speranze e arte- che rientra nel fitto calendario del Festival Experience. Per tutti gli spettacoli di teatromusica inerenti il Festival Experience, in Sicilia, protagonisti gli attori Elena Parmense e Gaetano Stella, e l’Acustic swing trio con Mauro Carpi (violino), Michele Pantaleo (chitarra), Giacomo Bertuglia (contrabbasso), Antonella Parnasso (voce). Il progetto, dopo il ricco calendario in Sicilia, si concluderà in Basilicata il prossimo 14 settembre.

“Desidero, anche, in qualità di Responsabile della Comunicazione, – sottolinea Filippo Spallina, Responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto Rete Siti Unesco – ringraziare preliminarmente tutti coloro che hanno contribuito fattivamente sia a livello istituzionale che come società aggiudicatrici delle relative gare previste dal Progetto per aver consentito in tempi ristretti l’espletamento di un progetto la cui attuazione era prevista originariamente nell’arco di due anni e che invece si sta realizzando in pochi mesi.

Il progetto ha avuto la preziosa quanto sinergica collaborazione di Associazioni di Categoria degli Imprenditori e in particolare del settore turistico, alberghiero, della ristorazione, della cultura e dei servizi commerciali in genere. Un segmento fondamentale del Progetto è il Festival Experience che in questi giorni vedrà protagonisti i Siti Unesco proprio della regione Sicilia. Infatti, si svolgeranno diverse manifestazioni/eventi presso il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, il Comune di Noto ed il Libero Consorzio Comunale di Enna. L’organizzazione degli eventi è avvenuta di concerto con la Società Ediguida Srl. Tanti gli appuntamenti che si terranno in questa tappa siciliana. Tra gli altri, a Cefalù, il 4 settembre, si svolgerà il seminario “I Presidi Unesco quali fattori di sviluppo turistico e culturale”. Saranno presenti i sindaci dell’Itinerario Arabo Normanno: il sindaco Metropolitano, Leoluca Orlando, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, il sindaco Monreale, Piero Capizzi, il presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora e altri sindaci del territorio della Città Metropolitana di Palermo. Sono stati, altresì, invitati l’assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Sandro Pappalardo, l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, il Prefetto, Antonella De Miro, il Vescovo di Cefalù e altre autorità e rappresentanti delle Associazioni di categoria sia dell’Imprese che dei Consumatori”.

“La costituzione del progetto Rete Siti Unesco e la promozione del Festival Experience all’interno delle sue bellezze, – sostiene il sindaco di Ventimiglia di Sicilia, Antonio Rini – è la conferma di un cammino dei territori che costruiscono il proprio futuro in ragione dello sviluppo economico culturale e sociale, partendo dalle proprie radici. L’inserimento dell’itinerario Palermo Arabo Normanno come Patrimonio dell’umanità, ha aiutato cittadini e operatori ad una sana presa di coscienza prestando attenzione ai crescenti flussi turistici che costituiscono la conferma che, partendo dalla propria storia, è possibile coniugare cultura, futuro e sviluppo economico”.

“Con il riconoscimento della World Heritage List dell’Unesco, – sottolinea Andrea Cusumano, assessore alla Cultura, Beni Culturali del Comune di Palermo – l’itinerario Arabo-Normanno di Palermo Cefalù e Monreale è diventato ancor più fortemente simbolo di quell’ideale di bellezza che unisce i popoli e sollecita la costruzione di un mondo di pace. La dimensione sincretica del nostro patrimonio monumentale ha consentito di ricostruire una narrazione su Palermo come città dell’accoglienza e del dialogo tra le culture, riportandoci al centro dell’attenzione internazionale. Capitale della Cultura e Manifesta, proseguendo in questo solco, rappresentano l’impegno che la città sta sostenendo per imporre autorevolmente la propria voce su temi d’importanza globale come la mobilità internazionale ed i cambiamenti climatici. Questo il senso più profondo del cambiamento culturale a cui ha contribuito il riconoscimento Unesco, a cui va certamente aggiunto una maggior attenzione alla cura del nostro patrimonio materiale ed una crescita significativa del settore turistico”.

“L’equilibrio tra protezione della natura e tutela dei beni culturali – illustra Antonella Fucile, Capo Settore pubblica istruzione, servizi sociali, cultura e sport Libero Consorzio Comunale di Siracusa – rappresenta una continua interazione tra l’uomo e la natura, spesso in antitesi e conflitto. Le cronache quotidiane ci raccontano di quanto difficile sia il mantenimento di questa armonia ed evidenziano come sia importante conoscere ogni bene rispettandone la cornice civile e politica. Con il progetto “Rete Siti Unesco” i territori del Sud Italia hanno messo al centro i loro “gioielli di famiglia”, i siti UNESCO, portatori di esperienza di vita, costumi, linguaggi diversi, per creare, attraverso la passione della civiltà del passato, occasioni di incontro e di dialogo, superando le differenze e diffondendo una cultura comune nell’unicità che i siti rappresentano”.

“Il Festival Experience – sottolinea Vincenzo Garbo, assessore alle Politiche culturali del Comune di Cefalù – può essere una opportunità per analizzare l’importanza dei siti Unesco come fattore di sviluppo dei territori. Elemento assai importante, specialmente in Sicilia e nel Meridione d’Italia. La sfida che ci attende è fare del riconoscimento Unesco dei nostri siti, tra i quali “Palermo arabo- normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale” una occasione per incrementare il turismo culturale, in maniera tale da puntare su un target che consenta la progressiva destagionalizzazione dei flussi turistici. L’auspicio è che si possano incrementare le sinergie tra gli Enti di governance del territorio, istituzioni culturali e operatori del settore della ricettività turistica. In tal senso i segnali sono incoraggianti. Occorre continuare a lavorare in questa direzione”.

“Siamo molto contenti – dice l’assessore al Turismo del Comune di Noto, Giusi Solerte – che la nostra città sia stata scelta per ospitare la tappa di un appuntamento che coinvolge tutto il Sud Italia, zona che ospita un grande numero di Siti Unesco. Sarà l’occasione per uno scambio culturale e per la creazione di un sistema di rete per la valorizzazione dell’enorme patrimonio artistico che accomuna i territori coinvolti, guardando anche alle ricadute in termini economici e all’indotto portato da politiche che puntano sul turismo esperienziale e culturale. È una straordinaria opportunità per la nostra città, di confronto ma anche e soprattutto di messa in campo delle best practice in tema di turismo esperienziale e valorizzazione delle risorse artistiche e architettoniche, accompagnato dalla matura consapevolezza che la sinergia tra i diversi siti Unesco, possa realizzare compiutamente la virtuosa promozione di un vasto territorio, senza perdersi in sterili campanilismi, con una offerta variegata ed esaustiva in grado di soddisfare la richiesta del viaggiatore esigente, che vuole immergersi nel territorio e sentirsi parte della storia di esso, respirare le sensazioni ed emozioni della tradizione locale, segno di un genius loci che va preservato, tutelato e diffuso”.

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