“Cuntu e riCuntu” è la nuova scommessa culturale-musicale di Mario Incudine. L’idea nasce nelle terre delle Madonie, in quelle terre che ancora ricordano l’epopea delle lotte contadine che sfociarono nell’uccisione di Epifanio Li Puma. In quelle terre dove i contadini la sera si riunivano attorno al braciere per raccontare il “cuntu” ai nipoti; quel cuntu che molto volte non era inventato, come vuole la tradizione, ma era la storia quotidiana delle loro lotte per il riscatto sociale e delle loro famiglie. L’idea di Mario Incudine oggi è già diventata un progetto legato alla Sagra del Sale, giunta alla XXVII edizione, che si tiene ogni anno nella piccola borgata di Raffo nel territorio di Petralia Soprana.
Un progetto etno-culturale attraverso il quale sarà possibile “viaggiare” alla scoperta delle proprie radici. L’evento prende il nome di “Cuntu e riCuntu Raffo Music Festival” e si propone come spazio per esaltare l’arte del Cuntu attraverso la musica popolare, folk, etnica, folk rock, etnojazz popolare e world. L’iniziativa vuole diventare un laboratorio creativo di idee e di musica per mantenere vivo, ancora oggi, il Cuntu adattandolo al contesto socio-culturale attuale; una occasione per non disperdere la cultura popolare siciliana sopravvissuta proprio grazie a quest’arte e al canto che documenta la tradizione e la letteratura orale di un popolo.
La manifestazione è un evento unico nel suo genere e si pone come momento di incontro capace di far dialogare anche tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti distanti. Teatro dell’appuntamento, che si terrà il 25 agosto prossimo, è la borgata di Raffo posta alle sorgenti de fiume Salso, a poca distanza dalla miniera di salgemma più grande d’Europa, nel Parco delle Madonie. Un piccolo borgo, nel centro della Sicilia, abitato ancora da qualche centinaio di anime, che continua ad essere centro pulsante per il recupero di un passato mai dimenticato, legato alle tradizioni e a quella cultura contadina, non intrisa di miseria e arretratezza ma di riscatto sociale, che ha fatto del contadino un uomo storico che ha lottato per la libertà ed in alcuni casi ci ha rimesso la vita, come è capitato al sindacalista Epifanio Li Puma che abitava proprio in questo borgo ucciso il 2 marzo 1948 mentre arava la terra. Una borgata che ha vissuto e vive il proprio sviluppo anche attraverso l’esperienza industriale legata all’estrazione del salgemma nella sua evoluzione che avviene nella miniera ad opera dell’Italkali.
Proprio in questo bacino, Sale e Cuntu si incontreranno con la gente attraverso la musica. Questi due elementi saranno le due facce della stessa medaglia che ha coniato Mario Incudine. Un evento, il “Cuntu e riCuntu Raffo Music Festival”, che abbina tradizione e innovazione, identità e cultura, musica e colore, natura e bellezza. Il progetto dell’artista siciliano è stato sposato dell’Associazione “Raffo Sport Club” che collaborerà nello sviluppo dell’idea e organizzerà l’evento di fine agosto, nell’ambito della Sagra del Sale, pensato da Mario Incudine.