Sabato 16 giugno, dalle 10 alle 19,30, l’artista Romina De Novellis, in collaborazione con l’Associazione Promo Madonie Sicilia/Infiorata di Castelbuono realizzerà “Il gioco della campana”. Sarà interamente fatta di fiori. La campana, detta anche riga, mondo, paradiso, settimana o sciancateddu, è un gioco per bambini che può avere uno o più partecipanti. Per giocare a campana bisogna avere a disposizione solo una modesta estensione di terreno su cui tracciare il percorso. Se il suolo è in terra battuta il percorso può esservi inciso sopra con un semplice sasso, un bastoncino o qualsiasi altro oggetto appuntito; sui marciapiedi invece,
sull’asfalto stradale o su altre superficie lisce, lo si può disegnare con il gesso.
Il disegno può variare, ma il percorso di solito è composto da una decina di caselle rettangolari numerate progressivamente che si susseguono regolarmente in fila indiana salvo un paio di blocchi composti da due caselle affiancate. L’ultima casella del tracciato è la base, anch’essa di forma rettangolare oppure a semicerchio, nella quale il giocatore deve girarsi per completare il percorso rifacendolo a ritroso. In alcune versioni del gioco esiste un apposito riquadro di partenza (“terra”), da cui avvengono i lanci; in tal caso l’ultima casella non è più la base, ma viene chiamata “cielo”.
L’artista la realizzerà solo di fiori, di colore verdi, bianchi e rossi, come simbolo del tricolore italiano. Il gioco della campana diventa una sorta di lapide della condizione sociale e politica delle Sicilia, dell’Italia e del Mediterraneo. Durante tutta la giornata di Sabato 16 Giugno, all’interno della programmazione ufficiale dei progetti collaterali della Biennale Manifesta, il corpo dell’artista performer Romina De Novellis sarà lentamente ingabbiato al centro della campana di fiori che sarà realizzata in diretta dall’associazione dell’Infiorata di Castelbuono. Al centro della campana non più i numeri da saltare, ma i nomi di tutti i Paesi dell’Africa e del Medio Oriente che in maniera disperata cercano di saltare il Mediterraneo per approdare in Italia e poi in Europa, senza sapere che, invece, l’Italia diventa l’ultimo salto di approdo. L’artista e tutti i membri dell’associazione, realizzeranno la performance insieme, durante tutto la giornata: un atto comune, un’azione che fa riflettere sul ruolo della Sicilia e dell’Italia nel contesto politico attuale. Un omaggio alle vittime del Mediterraneo.