Ci sono altri due indagati per la scomparsa di Santo Alario. I carabinieri di Termini Imerese che stanno indagando sulla vicenda, coordinati dal procuratore capo Ambrogio Cartosio e dal sostituto procuratore Eugenio Faletra, hanno notificato il provvedimento a Roberto e Giuseppe Guzzardo, fratelli di Giovanni, il 46enne rintracciato in un casolare di campagna e ora accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
I fratelli di Guzzardo sono accusati di occultamento di cadavere. I militari del Ris di Messina hanno analizzato ogni centimetro quadrato delle loro auto a caccia di tracce che possano ricondurre al 41enne scomparso insieme a Giovanni Guzzardo agli inizi di febbraio. I due erano partiti da Capaci e avrebbero dovuto raggiungere Caccamo.
La loro storia si è presto trasformata in un “mistero” che ancora i carabinieri non sono riusciti a risolvere. Sembrerebbe che Guzzardo e il 41enne avessero un appuntamento e tutto filasse liscio. Alario, infatti, quel giorno aveva mandato alcuni video alla compagna Rosalia Sparacio in cui si vedevano loro due che si aggiravano in auto tra le campagne di Ventimiglia di Sicilia prima “volatilizzarsi” bel nulla.
Dopo tre mesi la svolta nelle indagini. Giovanni Guzzardo viene rintracciato in un piccolo casale di campagna a Montemaggiore Belsito. “L’uomo si nascondeva in quel posto da tempo”, hanno detto i carabinieri. Di Alario, invece, nessuna traccia. Quindi l’accusa per il 46enne che ha fatto scena muta di fronte al giudice che successivamente ha convalidato il suo arresto. Intanto proseguono senza sosta le ricerche del 41enne.