Cronaca

Medicina estetica, marketing e management nel libro del termitano Fabrizio Melfa

“Medicina estetica, Marketing e Management. Guida pratica per medici intraprendenti” è il titolo del nuovo libro del medico estetico e specialista in Scienza dell’Alimentazione Fabrizio Melfa, presentato nell’ambito dei lavori della trentanovesima edizione del Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica, in corso a Roma presso gli spazi del Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts dal 18 al 20 maggio. Scritta in collaborazione con il grafico pubblicitario Gaetano Scancarello, che ha curato un capitolo importante del libro e la parte grafica, l’opera, pubblicata da Officina Editoriale Oltrarno di Firenze, affronta il tema del ruolo delle competenze nei settori del marketing, dell’organizzazione del management, della comunicazione esterna, della gestione del personale e del paziente: argomenti che, secondo il professionista originario di Termini Imerese in provincia di Palermo, attivo in tutta Italia e all’estero, risultano ancora per molti versi inesplorati.

“Una materia fondamentale per i medici – spiega Melfa , che aveva già anticipato i contenuti del volume nel gennaio di quest’anno in qualità di docente del Master di Medicina Estetica dell’Università di Pavia tenutosi presso la Fondazione “Salvatore Maugeri” – sia che lavorino da soli che nell’ambito di studi associati: il marketing e il management, infatti, sono concetti che possono concorrere in modo determinante a mettere a fuoco la figura del paziente, ovvero del cliente, al quale vanno ovviamente erogate le migliori prestazioni possibili”. Nella stessa occasione Fabrizio Melfa, presente al Congresso in qualità di moderatore e relatore, interverrà in merito alla tecnologia medicale “Fusiomed Cryoliposculpt”.

“Si tratta – spiega il medico estetico – di una metodica di criolipolisi che consente di ridimensionare l’adipe localizzato attraverso il congelamento dello stesso e la successiva biostimolazione tissutale che previene la possibilità di ustioni da freddo, permettendo di evitare il fenomeno degli accumuli di tessuto ghiacciato e doloroso al tatto, un esito comune con l’utilizzo di altri dispositivi”.

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