Si è tenuto ieri nei locali della Badia di Castelbuono l’incontro promosso da Mario Cicero e Francesco Vasta candidati alle scorse elezioni nazionali del 4 marzo dal centro sinistra, denominato “territori democratici”. Il risultato deludente per la compagine politica nel collegio di Bagheria che ha ricalcato quello di siciliano non ha fatto demordere molti esponenti locali e territoriali, compresi diversi amministratori e coordinatori di partito, che si sono incontrati dopo tanto tempo, sulle Madonie, per una prima riflessione sul futuro delle nostre terre e sulla proposta politica che lo può determinare.
Ha fatto ben sperare la presenza di diverse personalità provenienti da tutto il collegio (sono stati circa duecento gli ospiti) e tra questi anche diversi che pur avendo provenienze culturali e politiche diverse dal partito democratico e di centro sinistra, si sono comunque ritrovate nella prospettiva di lavorare sinergicamente e dal basso per rilanciare politicamente i territori e la politica.
Dalle Madonie fino a Bagheria ha prevalso l’idea di organizzare e rafforzare anche attraverso l’autodeterminazione delle politiche locali una proposta di centrosinistra che travalichi i confini tradizionali e si apra a nuove e diverse culture e politiche. “È necessario superare i vecchi recinti culturali e i vecchi schemi della politica tradizionale per recuperare un nuovo rapporto con i cittadini e con le loro esigenze di rinnovamento e moralità – hanno detto Cicero e Vasta – È stato un primo passo che comunque ha testimoniato una vitalità che i territori comunque non hanno perso ma che anzi intendono continuare e rilanciare”.