Registravano la presenza con il badge e poi via, a far la spesa. Allontanarsi dal luogo di lavoro, secondo gli esiti dell’inchiesta portata avanti dai carabinieri della stazione di Collesano, guidati dal maresciallo Giuseppe Gigantelli, era diventata un’abitudine. Così per 4 operatrici del “Progetto Donna”, avviato dal Comune di Collesano per offrire un sostegno al reddito a soggetti in condizione di disagio economico, è arrivata la condanna davanti al giudice monocratico Sabina Raimondo.
Lo scandalo nella piccola cittadina madonita è scoppiato l’estate scorsa quando le tre collaboratrici esterne del Comune sono state arrestate. I.D., V.M. e C.C. hanno patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione
Le prove a loro carico erano evidenti.
Dall’attività investigativa risultava una documentata abitudine a recarsi, durante l’orario di lavoro e rigorosamente dopo “timbrato” il cartellino, nei luoghi più diversi: al panificio, dal fruttivendolo, in case private a svolgere servizi di pulizie a domicilio.
Le tre donne non potevano sapere di aver già attirato l’attenzione dei carabinieri, mentre avrebbero potuto
prevedere di essere monitorate nei loro spostamenti dalle telecamere. Eppure continuavano a fare un utilizzo disinvolto del badge, strisciando il cartellino, spesso anche per conto delle colleghi assenti, ed allontanandosi subito dopo.
A seguito dell’ennesimo episodio, colte in flagranza di reato dagli uomini dell’arma, lo scorso mese di luglio sono state boccate e condotte in caserma, dove sono scattati gli arresti con gravi capi di imputazione sono gravi: truffa aggravata e continuata ai danni del Comune e false certificazioni. Processate per direttissima presso il Tribunale di Termini Imerese, considerata l’evidenza delle prove raccolte, hanno deciso di patteggiare la pena.