Dopo diversi anni rivive a Pollina la tradizione dei “Virginieddri di Santa Lucia” che coinvolge l’intera comunità guidata ormai da più di un anno dal parroco Don Giuseppe Amato. Questa tradizione era caduta in disuso, ma rimase viva nella mente di tanti giovani e adulti. Il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, al suono della campanella scolastica i bambini e i ragazzi di Pollina si recheranno a pranzo, non nelle proprie abitazioni, ma presso le famiglie ospitanti che saranno loro assegnate. Porteranno in dono una lampada e una preghiera che reciteranno insieme alla famiglia prima di mettersi a tavola dove mangeranno ciò che per loro è stato preparato. Il pasto sarà povero, secondo la tradizione: pasta e legumi, pesce con contorno di verdure. Infine saranno loro consegnati un pezzo di pane e un’arancia per la cena.
Nel pomeriggio in Chiesa Madre sarà celebrata la Santa Messa in onore di Santa Lucia e benedetta la cuccìa che sarà spartita ai presenti al termine della Celebrazione. “Questa iniziativa, arricchisce il percorso, iniziato da qualche tempo, di valorizzazione delle tradizioni religiose della nostra Comunità – spiega don Giuseppe Amato – Con i “Virginieddri” vogliamo impegnare le famiglie nella riscoperta dell’accoglienza ed educare i bambini e i ragazzi ad uno stile di vita più sobrio”. Inoltre giorno 12 dicembre alle ore 17,30 si terrà presso il salone dell’Annunziata in Chiesa Madre una conferenza in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Accademia dei Curiosi di Castelbuono sulla storia della tradizione legata alla festa di Santa Lucia.