Cronaca

Domenico Dolce torna a Polizzi Generosa: e spunta il pranzo tipico siciliano

Un ritorno alle origini, ma in gran segreto. Si è tenuto nel massimo riserbo il pranzo organizzato da Domenico Dolce a Polizzi Generosa. “Mimì”, nomignolo con cui è riconosciuto nella cittadina paterna, si trova in Sicilia per trascorrere gli ultimi scampoli di ferie. Nello scorso fine settimana ha organizzato un pranzo intimo con una settantina di persone, gli amici di sempre, all’interno dell’agriturismo La Sorgente delle Madonie, per l’occasione blindato da occhi indiscreti. In contrada Chiavetta è stato un tributo alla sicilianità. Non il primo – e neppure l’ultimo – che lo stilista siciliano ha voluto rendere alla terra da cui tutto ha avuto inizio. Nell’agriturismo di Salvatore Cusimano, Alessio e Tony Monforte, ancora una volta sono andati in scena carretti e fichidindia, tovaglie a quadrettoni e coppole, musica popolare e cibo da strada. Il tutto allietato da una tradizionale animazione siciliana che ha visto “l’abbanniata popolare” come protagonista.

E, proprio sul menu, Dolce sembra essere stato intransigente. Lo stilista, infatti, ha voluto che i suoi ospiti provassero la cucina tipica dell’Isola. Lo chef Davide Fecarotta, così, ha imbastito un pranzo in vero stile siciliano. Dallo street food con panelle e crocché alla caponata, dalle olive sott’olio ai formaggi e ai salumi delle Madonie, passando per anelletti al forno e pennette alla norma come primi, e salsiccia, involtini, carne come secondi.

Grande assente Stefano Gabbana, la sua metà professionale che, dopo il successo di Alte Artigianalità che ha animano per 5 giorni Palermo, ora si gode sole e relax in vacanza a Formentera a bordo del super yacht Regina d’Italia. Intanto a Polizzi Generosa c’è fermento per la presenza di Dolce e un capannello di curiosi affolla proprio via Garibaldi, la strada dove lo stilista è nato. Dopo aver finanziato i lavori della chiesa madre e aver donato l’abito che indossa la statua della Madonna per il Venerdì Santo, chissà che la visita non si presagio di un nuovo regalo al piccolo borgo madonita.

Fonte e foto palermotoday.it

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