Il Comune di Cefalù si è impegnato a garantire l’erogazione idrica anche nell’eventualità che il gestore dell’impianto di potabilizzazione dovesse decidere, come preannunciato, di fermare l’attività dell’impianto, domani 11 agosto 2017. “In relazione a talune voci assicuro che qualora, il prossimo 11 agosto la società ” Sorgenti Presidiana” dovesse perseverare nella preannunciata decisione di attuare la chiusura dell’impianto di potabilizzazione, il Comune di Cefalù porrà in essere tutti gli interventi necessari per continuare ad assicurare l’erogazione idrica”, ha detto il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
Che poi aggiunge: “In realtà, come i cittadini sanno bene, le criticità sono note da tempo e il Comune è impegnato a garantire la prosecuzione del servizio di potabilizzazione, sia attraverso la richiesta all’autorità territoriale idrica di Palermo della necessaria autorizzazione ad anticipare la somma di 500 mila euro alla società ” Sorgenti Presidiana”, quale acconto per le maggiori somme dovute e con riserva di rivalsa nei confronti dal gestore del servizio idrico non appena individuato, sia chiedendo al Presidente della Regione di avvalersi dei poteri sostitutivi nei confronti della Autorità d’ambito”.
“L’aspetto sul quale l’Amministrazione non intende cedere è il principio che i cittadini devono pagare l’acqua potabile ad una tariffa possibile – prosegue il Primo Cittadino – Non accetteremo mai che per mantenere gli altissimi costi di potabilizzazione, a seguito di un contratto stipulato nel 2000, si pretenda di raddoppiare le tariffe, cosa peraltro impossibile per legge, facendo ricadere solo sui cittadini di Cefalù le diseconomie degli altissimi costi di potabilizzazione che vanno, invece, suddivise tra tutti gli 82 comuni della provincia di Palermo, nel rispetto dei principi del gestore unico d’ambito e della tariffa unica d’ambito, previsti, entrambi, dal legislatore nazionale. Nel binomio acqua potabile ad un prezzo possibile è contenuto il senso del contenzioso tra il Comune di Cefalù e la società Sorgenti Presidiana”.
Per Lapunzina “le attuali criticità nella erogazione di acqua dipendono dal fatto che l’impianto di potabilizzazione produce, al momento, la quantità minima contrattuale di 6500 metri cubi giornalieri, a fronte degli oltre 10.500 metri cubi giornalieri prodotti in passato durante la stagione turistica. Ne consegue che la quantità è del tutto insufficiente per le attuali necessità di approvvigionamento della città. Per questo, nella mia qualità di Autorità Sanitaria locale, assicuro che anche nella deprecata eventualità che la società ” Sorgenti Presidiana” decidesse di far cessare l’attività dell’impianto di produzione di acqua potabile a partire da venerdì 11 agosto, il Comune di Cefalù attiverà tutti gli interventi necessari per assicurare, comunque, la fornitura di acqua attraverso il pubblico acquedotto”.