Gangi saluta Aldo Scavuzzo: “Continui a curarci da lassù…”

Roberto Quattrocchi

Cronaca

Gangi saluta Aldo Scavuzzo: “Continui a curarci da lassù…”

29 Luglio 2017 - 17:01

Se n’è andato con la stessa delicatezza che lo aveva contraddistinto, ci ha lasciati in punta di piedi mentre i suoi piccoli pazienti aspettavano che tornasse nel suo studio. Quasi che la malattia, improvvisa e senza ritorno, potesse essere come le vacanze dalla scuola, turbolenti eppure brevi.  Gangi ha perso il suo pediatra, Aldo Scavuzzo.
Un nome che è la storia di intere generazioni, che in lui assomma tutta la pediatria pubblica del paese. Aveva ancora tanti anni di servizio e di cure da poter donare, ma il destino è stato crudele e a noi non resta che il ricordo. Se fare il medico è forse la missione più difficile che ci sia, prendersi cura dei piccoli è la sfida più importante della medicina. Le prime famiglie gangitane gli affidarono i loro piccoli quando ancora era un giovane specializzando in pediatria, poi arrivo la mutua e tutti i giovani dai trent’anni in giù siamo cresciuti con lui. Credo in questi giorni tutti abbiamo chiusi gli occhi e siamo tornati a rivederlo nel suo studio. La grande sala d’attesa, la zia segretaria che apriva la porta e rispondeva al telefono a ruota… poi la sua stanza.  Austera, con una scrivania imponente e quella fila di pupazzi che entrando ti trovavi sulla sinistra.

Erano tanti, colorati, tutti in fila e ordinati. Sarebbe bello se qualcuno di questi venisse posto in un luogo pubblico, a ricordare un pezzo di storia che non può tramontare.Era una persona elegante, seria, scrupolosa. Crescendo ho capito che per lunghi anni lo avesse avvolto un velo di tristezza poi scemata con il realizzarsi del suo sogno più bello. Mi raccontano che negli ultimi anni lo si trovasse sempre sereno, riappacificato. Era un piacere incontrarlo, una volta cresciuti, per dire del tempo passato e delle esperienze condivise. È entrato nelle case di tutti i gangitani e non uscirà mai dai loro ricordi. I suoi gesti garbati, il suo sorriso raffinato e il suo incedere elegante saranno la culla del nostro ricordo. Mi piace pensare che in cielo continuerà la sua missione: continuerà a curare bambini, ad ascoltare mamme e a consolare turbamenti. Mi piace pensare che il buon Dio l’abbia accolta dicendogli “ ogni volta che hai fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’hai fatto a me” . Continui a curarci, le vogliamo bene.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it