Madonie in fiamme. La procura di Palermo apre un’inchiesta: Regione inadempiente

Redazione

Cronaca

Madonie in fiamme. La procura di Palermo apre un’inchiesta: Regione inadempiente

13 Luglio 2017 - 10:38

Quello degli incendi estivi in Sicilia è un quadro desolante che si ripete, anno dopo anno, con gravità sempre crescente. Abbiamo ancora davanti agli occhi il fronte di fuoco che lo scorso anno ha divorato le basse Madonie e la zona costiera: Cefalù, Gratteri, Lascari letteralmente circondante dal fuoco, mentre un altro devastante incendio si sviluppava intorno a Collesano. Milioni di euro di danni e, ad un anno di distanza, ricorda con amarezza il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina “neanche l’ombra di un indennizzo per chi ha perso tutto, casa, azienda, mezzi”.

Rosario Crocetta aveva promesso rimboschimenti e indennizzi, ma a quelle dichiarazione non ha fatto seguito nessuno stanziamento “Il Governo – ricorda Lapunzina – ha chiesto ed ottenuto uno stato di emergenza senza finanziamento. Come faccio a dirlo alle sei famiglie rimaste senza casa, ai ristoratori ed alle aziende che hanno perso tutto?” La realtà descritta dal sindaco Rosario Lapunzina si scontra con i nuovi annunci di Crocetta che, di fronte all’emergenza di questi giorni, torna a promettere immediate soluzioni per i danni causati dalle fiamme in mezza Sicilia, da San Vito Lo Capo a Messina, passando dalla dorsale delle Madonie, sfigurata dalle fiamme che si sono sviluppate nelle ultime 24 ore a Blufi, Bompietro, Caltavuturo, San Mauro. Ma questa volta anche la magistratura vuole vederci chiaro. Le Procure di Palermo, Messina ed Enna hanno avviato delle inchieste.

Nel mirino dei magistrati palermitani è finita direttamente la Regione: si vuole verificare l’esistenza di “eventuali inadempienze della Regione siciliana nel sistema della prevenzione”. E lo stesso hanno fatto i colleghi di Enna, aprendo un fascicolo contro ignoti per verificare l’esistenza di interessi della criminalità organizzata legata ai contributi in agricoltura percepiti sui terreni a pascolo. Ancora più ampia l’attività della Procura di Messina che sta indagando “a tutto campo” per verificare cause e responsabilità dei devastanti incendi.

Oggi la situazione sembra finalmente più tranquilla nelle Madonie, ma le ultime 24 ore sono state un inferno. Se la sono vista brutta a Blufi e Bompietro e nelle frazioni, in particolare Locati e Ferrarello, dove le fiamme hanno praticamente lambito le case dei centri abitati. Stessa situazione a Caltavuturo, mentre un altro enorme fronte di fuoco si sviluppava nelle campagna fra San Mauro Castelverde, Gangi e Castel di Lucio, bruciando nel giro di poche ore tutto ciò che si parava davanti alle fiamme: terreni, case, aziende, mezzi, animali: in fumo i sacrifici di una vita. Nel tardo pomeriggio di ieri, mentre era ancora in corso il vasto incendio, un uomo è stato condotto in caserma dai carabinieri di San Mauro Castelverde. L’uomo sarebbe stato visto in atteggiamento sospetto in prossimità di uno dei focolai più vasti e pericolosi.

“I problemi del nostro territorio sono drammaticamente seri – afferma il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro – fra questi gli incendi rappresentano una delle più grandi emergenze. Siamo tutti abbandonati, oggi San Mauro o Blufi, domani potrebbe capitare nuovamente al mio comune. Occorre perciò unirci e reagire insieme con forza: non possiamo tollerare ancora questo mal governo spesso basato sulla improvvisazione. I comuni non hanno risorse, anzi vengono sempre più mortificati. Uniamoci per portare avanti le nostre istanze senza guardare in faccia nessuno!” Ed in effetti il senso di abbandono e di isolamento traspare anche dalle parole del sindaco di San Mauro Castelverde Giuseppe Minutilla “siamo lasciati a noi stessi”.

Accanto ad un sistema, evidentemente criminale, che appicca il fuoco, sul quale da tempo si indaga per comprendere se in effetti esiste un “cabina di regia”, c’è anche un sistema politico incapace non solo di organizzare un sistema capace di spegnere il fuoco ma anche di adottare adeguate misure di prevenzione e di reperire le risorse necessarie per riparare ai danni causati dalle fiamme. Da oggi, finalmente, si indaga anche su questo.

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