Cronaca

Ospedale Giglio nel caos: i dipendenti proclamano lo sciopero

Sono entrati in stato di agitazione i dipendenti della Fondazione Giglio di Cefalù, interessato in questi giorni da un progetto di riforma del governo regionale che vorrebbe portare l’istituzione privata sotto l’alveo dell’ospedalità pubblica. “Abbiamo proclamato lo stato di agitazione a seguito di un emendamento presentato da Gucciardi per la trasformazione della fondazione da ente di diritto privato ad ente di diritto pubblico”, dichiara Alfredo Orofino (Responsabile Regionale Sanità Privata Uil-Fpl). “Purtroppo in questo emendamento – aggiunge – si parla di tutto fuorché della tutela dei posti di lavoro. Come Uil-Fpl abbiamo chiesto pareri ai nostri legali secondo i quali, nel testo di legge in discussione, non ci sono garanzie per la tutela del personale. Qui lavorano 800 dipendenti con contratto di sanità privata che vanno assolutamente garantiti. Non entriamo nel merito delle decisioni della Giunta di Governo ma chiediamo chiarezza, occorre una norma specifica che preveda il mantenimento dei posti di lavoro e delle posizioni contrattuali attive. Se davvero l’Assessore ha trovato una soluzione a noi sta bene, la nostra preoccupazione e la protesta di oggi è dettata dalla mancanza di garanzie, nessuno infatti ancora ci ha detto come concretamente si intende fare per garantire i lavoratori dell’Giglio di Cefalù”.

Nei giorni scorsi in risposta alle critiche della Corte dei Conti verso la gestione della Fondazione Giglio, l’assessore Gucciardi aveva annunciato di avere presentato una norma all’Ars, da poco approvata in VI commissione, che prevede la trasformazione della Fondazione Giglio da privata a pubblica. Di seguito la nota diramata da Uil-Fpl
“La Uil-Fpl prende atto delle rassicurazioni da parte governativa sui futuri assetti istituzionali del “Giglio” di Cefalù e sui conseguenziali passaggi normativi relativi al trasferimento delle risorse economiche e del personale, resta però in attesa di risposte chiare e precise inerenti questi ultimi aspetti e su eventuali norme di salvaguardia dei livelli occupazionali che possano una volta per tutte eliminare dubbi ed incertezze, evitando di alimentare inutili quanto dannose tensioni sociali. Questo sindacato per i sopraesposti motivi resta vigile sulla situazione e auspica che in tempi rapidi possa delinearsi un quadro definitivo, chiaro e trasparente. In attesa viene proclamato lo stato di agitazione del personale”.

Fonte Insanitas.it

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