Sono entrati all’interno di una rosticceria nei pressi del lungomare di Cefalù e hanno ordinato arancine ed altro, pagando il conto con una banconota da 50 euro risultata essere falsa. La titolare dell’esercizio pubblico, affollato di clienti, non si è accorta di nulla, tanto da riporre il denaro nella cassa ed emettere lo scontrino fiscale, in attesa di consegnare le vivande calde ai tre uomini. Se ne sono accorti, però, i Carabinieri che li stavano osservando e controllando per via dei loro atteggiamenti e modi sospetti. All’atto dell’incasso, infatti, i militari hanno chiesto alla commerciante di consegnare la banconota e accertatane per il tramite di un rilevatore di banconote la falsità. Così hanno accompagnato i tre, G.M. di 37 anni, G.P. di 28 anni e G.A. di 19 anni, tutti palermitani in Caserma.
A conclusione delle perquisizioni personali, occultate negli indumenti indossati da G.M., i Carabinieri hanno rinvenuto altre otto banconote del medesimo taglio. Pertanto il denaro falso è stato sequestrato e i tre uomini sono stati tratti in arresto per il reato di spendita ed introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate. All’esito della convalida dell’arresto ed in attesa del giudizio, i tre palermitani sono stati destinatari della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.