Sarà una campagna “bollente” quella in corso a Castellana. La Procura di Termini Imerese ha notificato una citazione a giudizio a Francesco Calderaro, uno dei candidati sindaco del bordo madonita e consigliere comunale uscente a e Santo Sabella, presidente del consiglio uscente. Il motivo? Avrebbero diffamato il segretario comunale. E ci sarebbero anche delle registrazioni audio che lo proverebbero. Il processo avrà inizio il prossimo 22 settembre davanti al giudice monocratico Fabio Stuppola.
I fatti risalgono al 29 gennaio 2016, quando durante un consiglio comunale Sabella avrebbe pronunciato frasi diffamatorie nei confronti del segretario Lucia Maniscalco, con Calderaro che avrebbe confermato i concetti diffamatori. Poco dopo si è venuto a sapere che qualcuno avrebbe registrato la conversazionoe, con tanto di Cd fatto recapitare allo stesso segretario comunale. A registrare la seduta comunale sarebbe stato Vincenzo Lapunzina, il vicesindaco. Ma, sentito dai Carabinieri, “ha risposto in maniera evasiva, non ricordando i particolari e non confermando se aveva sentito le frasi di offesa di reputazione e non confermando nemmeno l’avvenuta registrazione”.
Intanto il fascicolo è arrivato al pm Antoci che ha ritenuto esserci i presupposti di reato nelle frasi che sarebbero state pronunciate da Sabella e Calderaro e li ha citati in giudizio per diffamazione. La replicadi Calderaro al Giornale di Sicilia: “Non abbiamo utilizzato nessuna parola offensiva. Nell’ambito della nostra funzione di consiglieri comunali abbiamo esercitato il nostro diritto di critica”