La Corte Sportiva d’Appello Territoriale ha accolto il ricorso del Castelbuono per la gara contro il Marsala, punendo i lilibetani con la sconfitta a tavolino per 0-3 e riscrivendo di fatto la classifica. A questo punto i madoniti sono fuori dalla zona play out e salvi. Il Marsala, infatti, aveva schierato un giocatore quindicenne non autorizzato a prendere parte alla gara. Il Castelbuono aveva visto respinto il ricorso per ben due volte. Secondo il Giudice Sportivo, i primi due reclami del Castelbuono erano stati respinti senza motivo. Per questo, al terzo caso, “la Corte non può far altro che prendere atto della circostanza che, non essendo stato chiarito il percorso motivazione seguito dal Giudice Sportivo, quest’ultimo è incorso nel vizio di motivazione, avendo sostanzialmente dato atto del risultato conseguito in campo senza illustrare le motivazioni del proprio convincimento”, si legge nel provvedimento.
Che poi precisa: “Alla stregua delle superiori considerazioni, la Corte Sportiva rileva che la partecipazione dei calciatori quindicenni alle competizioni organizzate dalla Lega Nazionale Dilettanti è consentita, in via di mera eccezione, soltanto in presenza dell’autorizzazione del competente Comitato Regionale, a norma dell’art. 34 comma 3 delle N.O.I.F. Esperiti gli opportuni accertamenti presso l’Ufficio Tesseramenti, emerge che tale autorizzazione non è mai stata concessa nei confronti del calciatore quindicenne Ampola Alessio, che ha preso parte alla gara in epigrafe, essendo stato schierato dalla Società Sportclub Marsala 1912. Tale circostanza, pienamente rientrante nell’ambito dei poteri officiosi del Giudice di prime cure, per come chiarito dalla già citata giurisprudenza sportiva di legittimità, impone di dare atto dell’erroneità della decisione oggi impugnata. Questa Corte, pertanto (…) modifica il risultato gara conseguito in campo, applicando alla società Sportclub Marsala 1912 la punizione sportiva della perdita della gara in epigrafe, con il punteggio di 0-3”.