Gemma Amendolia è ancora in prognosi riservata. L’unica superstite del terribile incidente che ieri, nel corso della prova speciale di Piano Battaglia, ha causato la tragica morte del pilota Mauro Amendolia (padre di Gemma) e del commissario di gara Giuseppe Laganà, è ricoverata presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civico di Palermo.
Ieri sera è stata operata al braccio per una brutta ferita, ed è stata sottoposta nuovamente all’esame della Tac che ha confermato il trauma cranico ma, per fortuna, come già indicato dalla prima TAC fatta all’Ospedale di Petralia Sottana, senza emorragie e altri danni cerebrali. Sembra che non siano necessari altri interventi chirurgici ma la prognosi resta riservata.
“I soccorritori sono arrivati pochi minuti dopo l’incidente – ha affermato nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri il medico di gara Davide Di Fabrizio – e non hanno potuto che accertare la morte del commissario di gara Giuseppe Laganà e del pilota Mauro Amendolia. Gemma Amendolia invece è stata sempre vigile e cosciente ed in condizioni serie ma stabili.”
La giovane pilota, che all’inizio della prova speciale aveva scelto di affidare al padre il voltante della Mini Cooper, facendole da navigatore, ha riportato un trauma all’arto superiore sinistro con una ferita che è stata suturata. “Siamo fiduciosi che ce la possa fare – conclude Davide Di Fabrizio – ma questo lo vedremo nei giorni successivi”.
Sulle cause e la dinamica dell’incidente rimane ancora grande incertezza. Mauro Amendolia ha avuto un malore? “Supposizioni che ancora non possiamo avallare né escludere” afferma il medico di gara.
“Siamo molto dispiaciuti ma non siamo ancora riusciti a capire bene l’accaduto, speriamo grazie alle forze dell’ordine e ad altri rilievi tecnici di venire a capo dell’accaduto” afferma il direttore di gara Marco Cascino.
Il Tribunale di Termini Imerese ha immediatamente aperto un fascicolo. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Cefalù, sono coordinate dal PM Silvio Napolitano. E’ stata disposta l’autopsia sui corpi delle due vittime e una perizia tecnica sull’auto, oltre al sequestro della camera car.
Diversi piloti parlano del fondo stradale, bagnato e scivoloso, confermando le difficoltà riscontrate nel mantenere il controllo del veicolo. Ma se davvero sia stata questa la causa dell’incidente è ancora da stabilire.