I Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa tesa al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto: Salvatore Sanfratello e Domenico La Russa, entrambi residenti a Montemaggiore Belsito, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare rispettivamente agli arresti domiciliari ed in carcere. In particolare per Sanfratello è stato dimostrato il suo pieno inserimento nel settore del traffico della droga, con rapporti significativi sia con i fornitori che con i clienti; quest’ultimi si rivolgevano a lui per procurarsi la droga, sia leggera che pesante, consapevoli che Sanfratello l’avrebbe potuta reperire con una certa celerità. Inoltre l’indagato ha manifestato di aver creato significativi rapporti anche con fornitori all’ingrosso di droga, operativi in un’altra regione, capaci di soddisfare le sue ingenti richieste per il mercato locale.
Le attività hanno accertato l’esistenza di rapporti collaudati tra La Russa e Sanfratello, finalizzati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico La Russa si è dimostrato un soggetto pienamente operativo nel traffico illecito anche dopo esser stato arrestato in flagranza di reato nel luglio del 2015, per detenzione di 5 grammi di cocaina.
Significativi sono i discorsi tra La Russa ed i suoi clienti, con il ricorso a termini convenzionali ed espressioni allusive: ad esempio la droga veniva chiamata con i termini “verde”, “pizza”, “bianca” oppure la “ricottella”, “il natalino” o “i copertoni”. Le attività investigative hanno consentito di documentare l’entità e la variegata tipologia dello stupefacente oggetto delle sistematiche transazioni riferibili a La Russa come emerge nella seguente intercettazione: “mezzo chilo io me lo prendo…se poi c’è prezzo.. però prezzo buono…io cinque chili me la dai…ed io so quello che devo fare…” oppure “ma di coca vedi che ne capisco…una ventina di grammi…io se è buona me la prendo….però deve essere buona”…
Nell’ambito dell’operazione venivano notificate altre due misure cautelari dell’obbligo di dimora e della presentazione alla polizia giudiziaria per il medesimo reato e denunciate altre 7 persone.
(Foto archivio)