L’ex sindaco da ieri risulta anche indagato per calunnia nei confronti di Tumminello
Colpo di scena nel corso dell’ultima assemblea del movimento “Andiamo Oltre” tenutasi lo scorso 3 febbraio presso la Sala delle Capriate della Badia. I 78 aventi diritto al voto hanno di fatto compiuto un ribaltone, rispedendo al mittente la scelta proposta dal coordinamento del movimento, che aveva suggerito come candidato sindaco l’ex primo cittadino Mario Cicero. A spuntarla è stata infatti Lia Romè che con 43 voti ottenuti, contro i 35 di Cicero, è stata ufficialmente designata come candidato sindaco di “Andiamo Oltre”.
La scelta è stata accolta con sportività da Mario Cicero che, però, non ha lesinato qualche stoccata all’assemblea. “Questa sera, anzi Venerdi 3 febbraio si è chiuso un ciclo politico, che riguarda la mia persona, ma modestamente ritengo che coinvolga buona parte della politica castelbuonese – scrive Cicero in un post sulla sua pagina facebook – Questo sicuramente non comporta nessuna crisi di sistema, ma si riscrivono alleanze e strategie. Questa sera con un processo democratico serio, abbiamo designato il candidato Sindaco, del Movimento Andiamo Oltre, Lia Romé, Donna capace intelligente, brillante, autorevole, che ha dimostrato in questi anni d’impegno nel sociale e nella politica, di fare ciò con grande spirito di servizio. Si apre una nuova fase – continua Cicero – all’insegna del rinnovamento e della partecipazione alla vita politica di nuovi protagonisti, ciò a dimostrazione che l’aprirsi alla società civile il contaminare le idee e i sogni, porta sempre a nuovi orizzonti, io ho voluto “giocare” questa partita fino in fondo per non disperdere le energie raccolte, sono orgoglioso del lavoro svolto, aprendo gli spazi di partecipazioni a diverse sensibilità, che vanno oltre il cerchi chiuso di un partito. Da stasera – e qui cominciano le stoccate dell’ex primo cittadino – il pallone passa ad altri, che hanno voluto in modo plateale marcare con i loro interventi una scelta. Io sarò della partita mi si indichi il ruolo che devo giocare, spero che nessuno si tiri indietro, auspico che all’attaco ci siano coloro che hanno messo il “cappello” su questo processo, Ora non vige più la logica dello stratega, ora chi a creato questa situazione si “sporchi” le mani. Da domani come dice il Compagno D’Alema bisogna lavorare per le secondarie, allora tutti mettiamoci la faccia. Ringrazio di cuore chi ha avuto fiducia in me, mi emoziona tanto l’affetto della comunità dove vivo, sono convinto che Castelbuono sarà ancora capace di ritornare protagonista.”
Tende a stemperare i toni l’esponente PD Giuseppe Fiasconaro, capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale, che rivolgendosi a Cicero scrive “Mario, ti va dato pubblicamente atto che hai voluto “giocare” la partita, anche se non volevi farlo, perché abbiamo insistito. E’ stato un gesto di generosità nei confronti del Movimento e di quelle energie raccolte a cui hai fatto riferimento, ma anche nei confronti di Lia, alla quale riconosci delle qualità. Spero che non sia la fine di un ciclo, ma una evoluzione.”
Non vuole parlare di colpo di scena invece il presidente del movimento Andiamo Oltre Silvia Scerrino che commenta così l’esito della votazione “L’Assemblea del Movimento Andiamo Oltre non è una compagnia teatrale, non si riunisce per goliardia o per noia: ieri sera, per l’ennesima volta, l’Assemblea ha esercitato il suo diritto e dovere di fare una scelta Politica e lo ha fatto con serenità e compostezza, oltre che una impeccabile serietà formale. Ieri sera l’Assemblea, che è davvero nel nostro Movimento un organo sovrano, ha scelto la sua candidata Sindaco, Lia Romè, smentendo la scelta, altrettanto Politica, del coordinamento che aveva proposto come candidato Mario Cicero.”
Intanto dopo il niet dell’assemblea una nuova tegola colpisce Mario Cicero che da ieri risulta indagato dalla Procura di Termini Imerese per calunnia. A quanto pare si tratterebbe di atto dovuto da parte della magistratura termitana che fa a seguito alla querela presentata dal sindaco Tumminello in conseguenza dell’archiviazione, da parte della medesima Procura, di un esposto presentato da Cicero, nella sua qualità di presidente del Consorzio Produttori Madoniti, nei confronti del sindaco Tumminello per l’ipotesi di abuso d’ufficio, in relazione alla gestione dell’Eremo di Liccia, già affidata dall’Ente Parco delle Madonie al Consorzi presieduto da Cicero.