Emergenza neve, bilancio di tre giorni infernali che hanno messo in ginocchio le Madonie

Michele Ferraro

Cronaca

Emergenza neve, bilancio di tre giorni infernali che hanno messo in ginocchio le Madonie

08 Gennaio 2017 - 18:52

Dopo tre giorni di vera emergenza si può fare un primo bilancio su come è stata affrontata l’ondata di gelo che, annunciata con largo anticipo, si è abbattuta solo con qualche ora di ritardo in Sicilia, colpendo con particolare violenza il comprensorio delle alte Madonie.

Era da anni, forse decenni, che non si assisteva a bufere di neve così intense e

prolungate. Una tormenta memorabile si era abbattuta sul nostro comprensorio a cavallo tra San Silvestro 2014 e il Capodanno 2015. Neve altissima e temperature sotto lo zero. Ma l’evento di 2 anni fa durò poco più di un giorno e mezzo. Questa volta la morsa del gelo è durata molto più a lungo: tre giorni, ed ancora, secondo alcune previsioni meteo, non è terminata! Sono attese infatti ulteriori nevicate per questa notte, seppure di lieve entità.

Certamente l’evento si può classificare come “eccezionale” ma una comunità montana, che per altro punta (o dice di voler puntare) al rilancio del turismo invernale, che in un tempo non troppo lontano era fonte di reddito per centinaia di famiglie, non può farsi trovare impreparata. Specie se la neve è quello che spera.

Serve al turismo la neve, come serve alla campagna. I due settori traino dell’economia madonita. Allora com’è che ogni qual volta il nostro panorama si imbianca, puntuali arrivano i problemi?

L’impegno di Anas, Protezione Civile, Comuni non è mancato ma purtroppo non è bastato. Pochi uomini a disposizione, pochi mezzi e per lo più vecchi, hanno portato ad una situazione di crisi che si è protratta fino al pomeriggio di oggi.

La S.S. 120 in diversi tratti è rimasta chiusa al transito per intere giornate, isolando di fatto Gangi, Geraci e Petralia Soprana. A lungo isolate anche Polizzi Generosa e San Mauro. Situazione al limite della praticabilità a Petralia Sottana e Castellana. Le strade di accesso per la stazione sciistica di Piano Battaglia, prossima all’apertura, sono rimaste chiuse per ore, specie nei giorni in cui si attendeva l’arrivo dei tanti turisti che nelle settimane scorse avevano deciso di trascorrere qui l’epifania.

Inutile raccontarvi la rabbia dei gestori di alberghi e ristoranti. E’ una storia che si ripete: si aspetta la neve per mesi interi e poi quando arriva la si maledice. O meglio, si maledice chi non riesce a gestire una situazione che in montagna, ben oltre i mille metri di altezza, nel pieno dell’inverno, dovrebbe essere ordinaria amministrazione.

C’è anche chi ha rischiato la vita. I dializzati che dovevano raggiungere l’ospedale di Petralia hanno dovuto rinviare per due volte la somministrazione del servizio. Solo oggi, nella tarda mattinata, con l’autorizzazione delle forze dell’ordine, gli addetti al servizio di trasporto sono stati autorizzati in via eccezionale a transitare lungo la S.S. 120. Un ulteriore rinvio poteva essere fatale.

Gli svincoli di Tremozelli e Irosa sono rimasti chiusi al transito per diverse ore nel corso degli ultimi 2 giorni, così come diverse strade statali dove in alcuni tratti, a causa dell’azione del vento, si sono accumulati anche 2 metri di neve. Ciò ha causato gravi disagi ai numerosissimi pendolari tornati per trascorrere le feste in famiglia, costretti a ritardare le partenze e rinviare il rientro al posto di lavoro.

Duramente colpite anche le campagne. Decine e decine di aziende agricole sono rimaste isolate. Domani, tempo permettendo, comincerà la conta dei danni. Molti capi di bestiame a causa del freddo e della mancanza d’acqua (ghiacciata) potrebbero aver perso la vita. Ma anche dentro i centri abitati non sono mancate le emergenze. Numerose famiglie sono state letteralmente murate dentro casa dai cumuli di neve. Grande preoccupazione per quanti versano in condizioni di disagio economico. La mancanza di riscaldamenti ha messo a dura prova la loro resistenza. Qui i servizi sociali e la solidarietà dei vicini hanno fatto la differenza.

Grossi disagi a Castellana Sicula a causa di un serio guasto alla rete idrica che ha lasciato quasi a secco il Comune fino al pomeriggio di oggi.

A preoccupare di più adesso è l’emergenza ghiaccio. Per cautela scuole chiuse in tutte le alte Madonie: i sindaci di Castellana Sicula, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci Siculo, Gangi, San Mauro e Polizzi Generosa hanno già emesso l’ordinanza di chiusura.

Da martedì la situazione dovrebbe lentamente migliorare, ma ci vorranno diverse ore prima di poter tornare alla normalità.

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