Rilanciare l’economia dei Comuni siciliani, posti a una altitudine di almeno 500 metri sul livello del mare, che stanno subendo un processo di emigrazione e di impoverimento economico: questo l’obiettivo del progetto per l’istituzione delle Zone Franche Montane. La proposta, promossa dall’Associazione “Il Caleidoscopio”, editrice del giornale on line www.ilcaleidoscopio.info, è stata presentata dalle sezioni madonite della Confesercenti e Confcommercio e dai Centri Commerciali Naturali d Gangi, Petralia Sottana e Polizzi Generosa, nel corso di una conferenza stampa indetta a Villa Niscemi a Palermo
“Dal momento che attorno al mio Comune ce ne sono altri dieci delle alte Madonie che versano tutti nelle stesse condizioni di stallo economico, potremmo arrivare a raggiungere quella popolazione di 25mila abitanti che è indispensabile per l’istituzione delle Zone Franche Montane”, afferma Stefano Marabeti, direttore del Consorzio Centri Commerciali Naturali di Polizzi e Petralia. La proposta mira alla fiscalità di vantaggio, anche attraverso l’attuazione del federalismo fiscale, per attrarre investimenti esterni a queste aree montane e per rafforzare le realtà imprenditoriali locali. “La Regione, grazie alle prerogative che derivano dal suo Statuto, può concludere con lo Stato degli accordi – sostiene Gaetano Armao, docente universitario ed esperto di economia che ha redatto la proposta progettuale -. All’interno di questi accordi, va collocata la fiscalità di vantaggio per le Madonie”.
“Se lo Stato e la Regione non possono fornirci delle sovvenzioni economiche – dichiara Antonio Polito, presidente del Centro Commerciale Naturale di Petralia -, almeno che ci aiutino a non aggravare la nostra condizione con le tasse”. La proposta sarà sottoposta ai consigli comunali dei Paesi madoniti. Ricevute le delibere, si procederà con una raccolta firme a sostegno del progetto. In seguito, si presenterà il materiale raccolto alla Presidenza della Regione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.