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Tragedia a Misilmeri, spara al figlio di sette anni e si suicida

Un poliziotto della squadra mobile di Palermo, stamattina all’alba, ha sparato con la pistola d’ordinanza un colpo alla fronte del figlio di sette anni e poi si è suicidato. Il bambino si trova in condizioni disperate al Civico dove sta lottando per non morire. La tragedia è avvenuta stamattina all’alba a Misilmeri. A compiere il gesto, I. I., 38. La polizia, adesso, sta tentando di ricostruire il perché di una simile tragedia.

In casa, si trovava anche la moglie del poliziotto, che non avrebbe sentito nulla. L'altra figlia si trovava a casa di un'amica, dove aveva trascorso la notte. L'investigatore, che prestava servizio alla sezione antirapina, sarebbe entrato nella stanza del figlioletto di sette anni e gli avrebbe sparato un colpo alla fronte mentre dormiva. Poi ha rivolto l'arma contro se stesso. Secondo una prima ricostruzione, a spingere alla follia l'investigatore potrebbero essere stati alcuni problemi economici. Il questore Nicola Zito, appresa la notizia, ha sospeso gli incontri in programma domani per la Festa della polizia.

La polizia scientifica è al lavoro nella casa di Misilmeri, mentre i parenti della coppia si trovano all'ospedale Civico, nella speranza che il bambino si salvi. Il proiettile calibro 9, esploso a distanza ravvicinata, gli ha trapassato il cranio, procurandogli lesioni devastanti.

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