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Targa Florio, il distretto che funziona

Mentre il Distretto turistico delle Madonie, che alla luce delle ultime note pervenute alla stampa non sappiamo più neanche come chiamare, è lacerato da lotte intestine, l’altro distretto turistico fondato senza tanti inutili proclami nel territorio, quello dedicato alla Targa Florio, ha messo a segno un colpaccio: l'Assessorato Regionale al Turismo ha approvato tutti e tre i progetti presentati dal consiglio di amministrazione del distretto, con cospicui finanziamenti a valere sulla linea di intervento 3.3.3A-C del PO-FESR 2007-2013. Questi i progetti:

–          il progetto n. 48 “Targa Florio Patrimonio della Sicilia” di importo base di 540 mila euro;

–          il progetto n. 49 “Circuito Turistico della targa Florio. Un mito che vive” di importo base di 300 mila euro;

–          il progetto n. 50 “Sulle strade del mito” di importo base di 25 mila euro

I progetti, in linea con le linee guida del bando emanato dall'assessorato, prevedono la valorizzazione e promozione dei territori che furono protagonisti della storica Targa Florio, la corsa più antica del mondo, fondata nel 1906 dall'industriale e mecenate siciliano Vincenzo Florio.

“Sono previsti interventi di promozione del territorio in Italia e all'estero” afferma il nuovo presidente Fabio Lo Sicco che ha preso la guida del distretto dopo le dimissioni di Angelo Pizzuto, eletto nei mesi scorsi alla presidenza dell’ACI di Palermo e quindi fattosi da parte per lasciare spazio agli altri soci

Il distretto punta sulla promozione legata alla storia culturale e sportiva della Targa Florio, con interventi nei singoli comuni aderenti al distretto, la predisposizione di totem luminosi di ultima generazione nelle piazze che possano proiettare per residenti e visitatori filmati storici e moderni sulla Targa Florio, il posizionamento di segnaletica di carattere sportivo e culturale lungo il percorso del Grande Circuito della Targa, la valorizzazione della rete dei piccoli musei della targa Florio (attualmente presenti in Collesano, Campofelice, Cerda e Termini Imerese) ed altre azioni volte a promuovere il territorio attraverso la storia e la cultura della Targa.

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