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Roccapalumba, visita “speciale” al museo d'archeologia industriale ferroviaria

Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà Venerdì 5 settembre 2014 alle ore 18 a Roccapalumba, la visita guidata al Museo d’Archeologia Industriale Ferroviario (M.A.I.F.). Farà da cicerone Giorgio Mistretta, Presidente dell’Associazione Ali Ferrate ed ideatore del M.A.I.F., nonché appassionato e cultore della storia delle ferrovie e collezionista di documenti e cimeli legati al mondo ferroviario. Il Museo è ospitato nel Fabbricato Viaggiatori della stazione di Roccapalumba – Alia, nelle due stanze dell’ex titolare della stazione.

Il Museo d’Archeologia Industriale Ferroviario, unico nel suo genere in tutta la Sicilia, racconta, dal 17 ottobre 2008, la storia della civiltà del ferroviere nell’isola e quel complesso ed affascinante mondo che corre sui binari. In esso è possibile ammirare una ricca raccolta di cimeli ferrovieri. Le lampade a carburo di calcio o a petrolio, sostituite con quelle ad accumulatori, sintetizzano l’evoluzione nei sistemi di illuminazione adottati per il servizio ferroviario. Le fotografie, i libri tecnici, le raccolte dei bollettini ferroviari e le litografie originali dei profili plano-altimetri delle linee ferroviarie afferenti al nodo di Roccapalumba, invece, mostrano l’evoluzione delle procedure, dei regolamenti e delle costruzioni e delle opere di ingegneria ferroviaria del XIX e XX secolo. Si rimane, inoltre, meravigliati di fronte alle dimensioni dei cosiddetti ferri a caldo utilizzate sulle locomotive a vapore, al fascino di antico e di fatica trasmesso dalle pale per il carbone, dal bugliolo, dagli oliatori, dai diversi “bumboli” in metallo, dall’ingegnosità umana sintetizzata dai modelli funzionanti sulla distribuzione del vapore nel gruppo motore delle vaporiere e dalla riproduzione in scala del carro italiano, detto anche Zara.

Infine, i diversi tipi di chiavi, i ramponi per il pietrisco, l’avvistatore acustico a pedale, la massiccia “cagna” e la sua pesante chiave di manovra, i calibri per lo scartamento ordinario e ridotto ed altro ancora, danno l’idea delle fatica del lavoro degli operi del servizio manutenzione e delle soluzioni per renderlo meno gravoso. Per inciso, nel museo si custodisce la raccolta completa dei calibri della scartamento ridotto, con uno calibro molto particolare, uno dei pochi esistenti nella penisola,  perché utilizzato nei tratti a cremagliera delle ferrovie siciliane.

Le due stanze, e in seguito le altre che si aggiungeranno per esporre la grande quantità di materiale ferroviario recuperato dal presidente dell’Associazione Ali Ferrate, non vogliono essere un muto album di ricordi, ma un dinamico contenitore di storia e di cultura, di passato e di presente, per ricordare come l’ingegno umano ha sempre sviluppato soluzioni per il futuro. Ad arricchire ulteriormente questo contenitore culturale ci pensa la storia e il museo a cielo aperto della stazione di Roccapalumba – Alia. Basti, infatti, pensare, che la prima stazione a riportare il toponimo “Roccapalumba-Alia”, fu aperta all’esercizio ferroviario il 3 luglio 1870, come scalo di transito della linea Palermo – Porto Empodocle, nata per collegare i bacini solfiferi di Lercara Friddi  verso i porti di Palermo e Termini Imerese, e quello delle Caldare vero il porto mediterraneo di Porto Empedocle. L’attuale stazione, invece, fu inaugurata il 5 giugno 1881, come stazione di diramazione della linea di Vallelunga, che permetteva di collegare Palermo con le città più importanti dell’entroterra isolano (Caltanissetta ed Enna), per giungere a Catania, ed infine a Messina. Pertanto, la stazione di Roccapalumba – Alia è attualmente uno dei più importanti nodi del sistema ferroviario siciliano, perché da esso si diramano le tre direttrici che conducono a Palermo, Agrigento e Catania.

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