Rapina tre banche in 24 ore, arrestato 18enne

Redazione

Palermo

Rapina tre banche in 24 ore, arrestato 18enne
Gli assalti gli avevano fruttato circa 16 mila euro. Individuato grazie al sistema di video-sorveglianza ed all´impianto Biodigit, che meorizza le impornte digitali di chi accede in banca

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione “Antirapina” della Squadra Mobile di Palermo hanno tratto in arresto Massimo Carista, 18 anni palermitano di via San Raffaele Arcangelo, in applicazione di una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, Sergio Ziino su richiesta del Pm Laura Vaccaro. Carista è stato individuato come il rapinatore seriale di istituti di credito. Nell’arco di appena 24 ore, gli scorsi 18 e 19 settembre, ha assalito tre banche facendo un bottino di circa 16 mila euro. Le rapine contestate al Carista sono quella consumata alla Monte dei Paschi di Siena di via Sciuti, la mattina del 18 settembre 2012, che ha fruttato 5 mila euro, quella consumata alla Monte dei Paschi di Siena di viale della Resurrezione, sempre la mattina del 18 settembre 2012, fruttata 11 mila euro e quella consumata all’agenzia Unicredit di corso Finocchiaro Aprile, lo scorso 19 aprile e fruttata appena 100 euro. La consumazione di ben tre rapine in un arco temporale così ristretto creò estrema preoccupazione, ma allo stesso tempo, convinse i poliziotti della Mobile palermitana che ad agire potesse essere stato un unico malvivente. Questa ipotesi divenne certezza quando gli agenti visionarono le immagini degli istituti di credito. Determinante ai fini del riconoscimento del Carista è stata infatti la strumentazione elettronica ed informatica di cui gli istituti rapinati erano muniti. Le telecamere presenti in tutte e tre le banche hanno infatti immortalato Carista che, come in un copione cinametografico, ripete la stessa parte, per altro inforcando sempre un paio di occhiali scuri. L’agenzia della Monte dei Paschi di via Sciuti, la prima ad essere stata presa di mira dal Carista, era inoltre fornita di impianto “Biodigit”, strumento che consente di archiviare in memoria le impronte di chiunque faccia accesso in banca e per farlo abbia appunto impresso il calco del polpastrello su un apposito spazio. Anche grazie al “Biodigit” si è così risaliti al Carista, che è stato, inoltre, riconosciuto da numerosi testimoni dei tre assalti e, per questo, i poliziotti lo hanno compiutamente identificato come l’autore delle rapine. Carista, nonostante la giovane età, assomma una lunga serie di precedenti.

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