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Prima domenica di neve a Piano Battaglia: turisti, code e molti incidenti

Dopo le nevicate della notte, che hanno accumulato ulteriori 10 cm di neve fresca, quest’oggi è andata in scena la prima domenica con la neve a Piano Battaglia. Numerosi i turisti ed i visitatori che hanno affollato il pianoro ed i ristoranti, ma non sono mancati gli incidenti (dovuti essenzialmente all’imprudenza della gente). Gli uomini del soccorso alpino, con il personale della protezione civile della Città Metropolitana di Palermo, della Forestale e con i Carabinieri, hanno soccorso cinque escursionisti che si sono infortunati.

Due ragazze di 16 anni di Mazara del Vallo, sono scivolate sulla neve ghiacciata e hanno sbattuto la prima il coccige, la seconda il viso, su una roccia. Un turista di 40 anni di Caltanissetta si è tagliato con il bordo dello slittino. Una ragazza di 24 anni a causa del freddo è andata in ipotensione. L’incidente più grave è quello capitato ad una donna di 33 anni che, rovinosamente caduta con gli sci ha riportando un serio trauma cervicale. Tutti gli infortunati sono stati soccorsi e affidati alle cure dei sanitari del 118.(fonte: www.pianobattaglia.it)

 

Il commento

Le istituzioni madonite hanno il dovere di guardare con grande attenzione quanto è accaduto e quanto, verosimilmente, accadrà anche nelle prossime domeniche in quella che presto potremo tornare a definire la stazione sciistica di Piano Battaglia.

Un dovere che ha a che fare con una parola di cui spesso la nostra classe dirigente si riempie la bocca: futuro. Eh si, perché il futuro delle alte Madonie, di buona parte della c.d. area S.N.A.I. passa proprio da qui, dalle pendici di Monte Mufara, esattamente come passa dall’Ospedale di Petralia Sottana e dalle condizioni della rete stradale, sempre più dissestata. Un futuro però che va declinato al presente, perché la condizione data è già quella dell’emergenza.

Proviamo a spiegarvi perché:

Finalmente la stazione sciistica madonita ha le carte in regola per spiccare il volo ma, purtroppo, ancora una volta, dobbiamo formulare un preciso atto di accusa alle istituzioni incapaci di fare 2+2! Come si può pensare di fare seriamente turismo a Piano Battaglia se, come descritto nella nota di protesta del nostro lettore Marcello Catanzaro (leggi qui) arrivati a Piano Zucchi, centinaia di turisti sono costretti a fare ore e ore di fila perché la strada è bloccata? In molti hanno fatto retromarcia e sono tornati indietro, tanti altri forse rinunceranno fin dalla prossima settimana. E’ già questo è troppo ma, ahinoi, non è tutto! Come capita sempre, anche questa prima domenica di neve ha portato con se molti incidenti, alcuni anche gravi, uno molto grave! Per quanto gli operatori del 118 e delle organizzazioni di protezione civile facciano di tutto per affrontare al meglio gli incidenti non è possibile, non è civile demandare per intero urgenza ed emergenza a castoro senza pensare di attrezzare adeguatamente il vicino ospedale di Petralia Sottana. Lo si è detto mille volte che occorre un intervento serio ed urgente per riaprire il reparto di ortopedia, 101 volte però lo si è dimenticato.

Domani una delegazione di sindaci madoniti andrà a trovare il ministro Lorenzin per discutere sul punto nascite. Bene, sarebbe il caso di mettere sul tavolo del ministro anche il presente articolo, giusto per fare capire che una delle 2 stazioni sciistiche di tutto il meridione d’Italia ha bisogno, per essere considerata sicura e appetibile, di un ospedale funzionante, dotato di un pronto soccorso efficiente e di un pronto intervento ortopedico. A meno che, anche in questo caso, non dobbiamo aspettare che ci scappi il morto, così com’è accaduto per i punti nascita con il caso Nicole Di Pietro, così com’è accaduto per l’emergenza cinghiali, con il caso Salvatore Rinaudo.

Carissimi esponenti della governace territoriale, questa volta, per favore, pensiamoci 

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