Porta Nuova sequestrata e traffico dirottato. Alle dieci in punto la polizia municipale ha “blindato” il monumento. E così, tra nastri bianchi e rossi e pattuglie a presidiare il gioiello architettonico, è stato definito per gli automobilisti il percorso alternativo da piazza Indipendenza fino in corso Vittorio Emanuele.
Tutte le auto provenienti da corso Alberto Amedeo, infatti, per raggiungere la Cattedrale, devono adesso svoltare a destra per piazza Indipendenza. Il percorso obbligato prevede di proseguire per corso Re Ruggero e di svoltare a sinistra per corso Tukory. E qui iniziano le difficoltà. Arrivati in corso Tukory, gli automobilisti devono svoltare a sinistra per via G. Di Cristina passando davanti all’omonimo ospedale, dove le vetture in doppia fila sono un’abitudine dura a morire e dove, anche chi sta solo transitando, deve fare lo slalom con i posteggiatori pronti a promuovere il parcheggio di turno. Dopo via G. Di Cristina, si deve percorrere un breve tratto di via Mura di Porta Montalto a sinistra, per poi svoltare a destra in via Cadorna. Da qui è obbligatorio proseguire a destra verso piazza Vittoria e girare a sinistra per piazza del Parlamento, cercando di aggirare le difficoltà derivanti da una curva ridotta dai lavori in corso. Sorpassato Palazzo dei Normanni, si procede quindi per corso Vittorio Emanuele, dopo circa 15 minuti impiegati a seguire un percorso alternativo alla agevole svolta a sinistra dopo corso Alberto Amedeo.
Il Comune, nel frattempo, ha annunciato una riunione straordinaria per definire eventuali soluzioni alternative per decongestionare il traffico nella zona.