La notizia è che la nuova gara per la realizzazione degli impianti di risalita di Piano Battaglia dovrebbe celebrarsi nel prossimo aprile, i commenti sono diversi a seconda che la si veda dal lato istituzionale o da quello degli appassionati della montagna. Gli enti coinvolti hanno deciso di revocare la procedura di gara avviata dall’UREGA e di aggiornare il progetto secondo i dettami previsti dalla Legge 207/2010. Una decisione che dovrebbe assicurare un iter certo e compatibile con i vincoli normativi e temporali fissati dall’Unione Europea e dalla Regione Siciliana. Il progetto prevede la sostituzione dei vecchi impianti (2 skilift Leitner) con una seggiovia per 750 persone/ora ed un nuovo skilift. Il progetto nasce nel 2004 e dopo una gestazione ancora in corso rischia di arenarsi alla fine dello scorso quando stavano per sfumare i tre milioni di euro destinati ai lavori. Il nuovo calendario prevede che il collaudo finale dovrebbe avvenire entro il 31 maggio 2015. Di certo la notizia può essere confortante ma le Madonie restano ancora, come ormai da troppi anni, in attesa di opere che ne garantiscano quell’atteso sviluppo economico a cui in tanti, purtroppo, rischiano di non credere più. Prova ne è il commento alla notizia che arriva da Andrea Di Piazza e Alessandro Marco che da oltre un decennio seguono le vicende della stazione sciistica a cui hanno dedicato il portale www.pianobattaglia.it. “Adesso che anche gli ultimi intoppi sembravano superati la gara è da rifare. Non c’è da essere entusiasti, il nuovo “crono-programma”, una parola assolutamente sconosciuta nell’italiano che si parla da Roma in giù, prevede che l’inizio dei lavori non potrà avvenire prima della fine dell’estate. I lavori – proseguono – sarebbero dovuti partire in questa primavera, così da poter terminare almeno entro fine anno, sfruttando la bella stagione per le operazioni più delicate. E’ una storia che continua nella sua assurdità. Ci condannano nuovamente ad una lunga ed estenuante attesa, nella speranza che esista realmente la volontà politica, e soprattutto “dirigenziale”, di realizzare l’opera. Dal Sindaco di Petralia Sottana giungono rassicurazioni sul fatto che il territorio non intende abbassare la guardia. “Continueremo a vigilare – spiega Santo Inguaggiato- come istituzioni del territorio, assieme al vasto associazionismo e alle categorie economiche interessate, affinché non ci siano ulteriori intoppi rispetto al crono-programma concordato. ” RQ