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Petralia Soprana, salvato il “Campo di collezione pomologica”

Nella rotabile che dalla S.S. 120 sale verso Petralia Soprana, appena dopo il Campo Sportivo si apre l’elegante prospetto di Villa Sgadari, uno dei gioielli architettonici delle Madonie recuperato e restaurato pochi anni fa grazie all’intervento dell’Ente Parco delle Madonie.

Oltre al restauro dell’elegante edificio, l’Ente Parco, in collaborazione con i tanto discussi progetti NOC, ha provveduto a recuperare anche i terreni annessi al Palazzo, facendone un vero e proprio “scrigno pomologico”. Qui infatti sono raccolte decine e decine di varietà di frutta antica, ormai quasi estinta, il cui “germoplasma” è stato raccolto con pazienza e perizia in giro per la Sicilia dai ragazzi impegnati nel Progetto NOC. Un’ autentico esempio di conservazione e tutela del patrimonio ambientale che ha attirato anche le attenzioni della Rai.  

Poi, a causa della disastrosa situazione economica dell’Ente Parco, la collezione rischiava di andare perduta, soffocata dalle sterpaglie e sottoposta al rischio di incendi.  E’ stato cosi che i giovani della cooperativa “PetraViva Madonie”, gli stessi che qualche anno prima erano impiegati nel progetto NOC, hanno deciso di procedere gratuitamente al recupero e ripulitura dell’intera collezione.

“Un’azione che nasce  dalla volontà di non perdere la risorsa genetica di biodiversità ivi presente  e gli investimenti economici fatti fino a questo momento – dichiara Damiano Cerami, presidente della Cooperativa – Ci è voluto uno sforzo di gruppo  non indifferente per affrontare  3 giornate lavorative e le necessarie spese per liberare le piante ancora in pieno accrescimento dall’abbraccio mortale della paglia e dalle infestanti,  ma la collezione anche per quest’ anno è salva grazie alle cure di PetravivaMadonie. Con questo gesto – continua Cerami – abbiamo voluto rispettare il lavoro fatto da chi ha raccolto i 250 esemplari in giro per la Sicilia, chi li ha messa a dimora, e ricambiare la fiducia che L’Ente Parco delle Madonie ci ha dato in questi anni”.

Il vivaio di frutta antica, grazie anche a questo intervento di emergenza, potrà presto riaprire i battenti il prossimo mese. E’ il primo del genere nelle Madonie, nato dall’esperienza e dalla passione di tanti professionisti. Adesso ilParco delle Madonie ha preparato un bando di gara, già pubblicato sul sito ufficiale dell'Ente, che invita i soggetti interessati a manifestare il proprio interesse per la gestione in concessione del sito. Molti esemplari presenti potrebbero essere commercializzati per recuperare le antiche tradizioni fruttifere dell’entroterra siciliano. Una vera e propria “operazione culturale” che mira a salvar un patrimonio materiale fatto di sapori e saperi che stavano per essere perduti per sempre. “Sicuramente noi presenteremo la nostra manifestazione d'interesse – afferma Cerami – se dovessimo ottenere l'affidamento speriamo di poter coinvolgere quanti più cittadini ed agricoltori in questa operazione di recupero, sarebbe una vera e propria rivoluzione del gusto rispetto agli standard proposti dal mercato internazionale dell’importazione”

 

Contatti

petravivamadonie.blogspot.it

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