Niente pesca al novellame. La Regione siciliana, infatti, ha ritirato il decreto (leggi qui l’articolo), con cui aveva autorizzato la pesca al novellame per 40 giorni. L'assessore all'Agricoltura, Dario Cartabellotta, ha firmato il decreto di revoca del precedente provvedimento, recependo così le indicazioni emerse nell'ultima riunione di giunta, presieduta dal governatore Rosario Crocetta, che tuttavia contesta al governo di Roma di non avere mai varato il piano di gestione della pesca del novellame, così come previsto dalle regole di Bruxelles. L’assessorato aveva dato il via libera alla pesca di novellame di sardine e rossetto, solo per 40 giorni, in modo da sostenere il settore in forte crisi e per uno studio specifico. Una decisione che aveva scatenato polemiche da parte degli ambientalisti e delle opposizioni. Era intervenuto subito anche il ministero delle Politiche agricole che aveva ordinato alla Capitaneria di porto di bloccare i pescherecci “onde scongiurare il possibile avvio di una procedura d'infrazione comunitaria”. La pesca del novellame, infatti, è vietata dall'Ue.
Sul ritiro del decreto, esulta Legambiente. “Hanno resistito più che hanno potuto, ma alla fine hanno dovuto cedere – ha detto Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente -. L'Assessorato regionale alle risorse agricole ha ritirato il decreto che aveva aperto la pesca al novellame. È dal giugno 2010 che questo tipo di pesca è vietata dalle norme europee e la deroga decisa dalla Regione aveva contro tutti i pareri scientifici del CNR, dell'ISPRA e della stessa direzione regionale della pesca. Adesso, i nuovi predatori del mare sono stati sconfitti e le prese in giro elettorali sono state smascherate. Il mare siciliano ha bisogno di più rispetto e tutela e le attività di pesca di sostenibilità e regole”.