I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto per il reato di rapina in concorso, Maurizio Lattuca, nato a Palermo, classe 1970.
L’uomo è accusato di essere responsabile, insieme ad un altro complice ignoto, su cui le indagini sono ancora in corso, della rapina ai danni del distributore Eni di viale Regione Siciliana.
La pattuglia del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Palermo, alle ore 3,30, su disposizione della Centrale Operativa, si portava in Viale Regione Siciliana, per una segnalazione di una rapina a mano armata consumata ai danni di un benzinaio. I Carabinieri intervenuti tempestivamente sul posto, prendevano subito contatto con il malcapitato, appena rapinato. La vittima riferiva che, pochi minuti prima, era stato avvicinato da un uomo, dell’apparente età di circa 40 anni, vestito tutto di nero, che, a volto scoperto e sotto la minaccia di un coltello dopo averlo strattonato, si faceva consegnare tutti i soldi dell’incasso, per la somma contante di 200 euro.
Il rapinatore si allontanava rapidamente, a piedi, e dopo pochi metri saliva a bordo su un motociclo di colore nero, alla cui guida vi era ad attenderlo un complice, allontanandosi velocemente in direzione di Villabate.
Si allertava pertanto la Centrale Operativa, a cui venivano fornite le descrizioni dei due malviventi e del veicolo, al fine delle immediate ricerche. Alle successive ore 4,10, un’altra pattuglia delle “gazzelle” del Nucleo Radiomobile, in Piazza Principe di Camporeale, intercettava una motocicletta simile a quella precedentemente segnalata, con alla guida una sola persona, vestita di scuro. La pattuglia procedeva immediatamente ad identificare e bloccare il motociclista, generalizzato in Maurizio Lattuca, risultato essere uno degli autori del fatto delinquenziale.
A seguito della perquisizione personale i Carabinieri hanno rinvenuto l’arma usata per compiere la rapina ossia un coltello da punta e taglio, di colore nero, con fodero, che, all’atto della stessa, lasciava cadere per terra, tentando chiaramente di disfarsene, sottoposto a sequestro.
Parte della refurtiva pari a 90 euro è stata recuperata addosso a Lattuca e restituita al benzianio. Il malvivente di fronte all’evidenza dei fatti, ammetteva le sua responsabilità, mentre il benzinaio, in Caserma, riconosceva altresì il coltello usato dal rapinatore ed il casco in questione, nonché il motociclo, tutto posto sotto sequestro.
L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza e su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto e la sola misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile comunque continuano, al fine di identificare l’altro complice, dileguatosi con il resto del bottino.