Osservatorio Astronomico: ad Isnello le stelle brillano di più

Marianna Lo Pizzo

Cronaca

Osservatorio Astronomico: ad Isnello le stelle brillano di più
fra l’interesse della Nasa e i ritardi della Regione

18 Gennaio 2016 - 00:00

Comune di Isnello, Parco delle Madonie e Monte Mufara. Il luogo in cui le stelle brillano di più che altrove è proprio a due passi, sopra i nostri occhi.

Il complesso montuoso delle Madonie è stato considerato uno dei siti osservativi migliori d'Italia. E proprio qui si è concentrata l'attenzione dei scienziati e astronomi che, dopo alcuni anni, grazie al finanziamento del Ministero delle Infrastrutture del 2009, potranno assistere all'inaugurazione a breve di un Sito Astronomico Europeo  con caratteristiche uniche al mondo. Il professore Carlo Blanco, Astronomo già negli anni Settanta diceva così del nostro cielo :” è caratterizzato da un forte scintillio delle stelle nei primi 90 minuti dopo il tramonto, poi le stesse appaiono stampate in cielo e solo quelle sotto i trenta gradi palpitano appena.”
Un racconto fantastico che si intreccia con la scienza e con la nostra terra in maniera inequivocabilmente suggestiva. Ad oggi, poco è cambiato, le luci della vicina Termini Imerese e di Palermo poco hanno influito nell'inquinamento luminoso.
Alla fine degli anni '90 il professore Mario di Martino, Astronomo dell’ Osservatorio di Torino, grazie ad un finanziamento CIPE e della Regione Sicilia di 250 milioni, validò l'ipotesi della realizzazione della Stazione Osservativa e di un Centro per la divulgazione e didattica delle scienze astronomiche.
Quindi dal 2009, anno della fase progettuale e dopo un ulteriore finanziamento del CIPE di 7,5 milioni di euro e poi di ulteriori 3,5 milioni di lavori edili si è lavorato alla realizzazione, la cui consegna è stata stabilita proprio per fine luglio 2014. Si è adesso in fase di gara per la fornitura della attrezzature scientifiche.
Il centro destinato alla ricerca e alla divulgazione e didattica delle scienze astronomiche sarà costituito da una stazione osservativa in cui un telescopio cosiddetto a grande campo sarà collocato a 1865 metri s.l.m.. Risulterà quindi essere l Osservatorio Astronomico più alto d’ Italia?

Per vedere cosa?
Il progetto prevede lo studio degli near-Earth objects ovvero gli asteroidi che gravitano in un’ orbita prossima alla terra e quindi potenzialmente pericolosi. Non solo, si  potranno studiare anche attività ad alto fenomeno energetico come gli afterglow di gamma-ray e X-ray burst. E poi ancora sarà possibile il monitoraggio di detriti spaziali e osservazioni di pianeti extrasolari.
Tutti i più importanti scienziati e astronomi europei e mondiali attendono quindi l'installazione di una strumentazione che sembra essere una chiave di volta nel campo scientifico. Dall'Osservatorio di Roma, all'Università di Pisa, al Centro Europeo Astronomico fino alla Nasa.

Oltre al Centro di Studio e Ricerca anche dunque una Struttura per Didattica e Divulgazione delle Scienze Astronomiche con un Planetario Digitale, una Terrazza Osservativa con 16 telescopi, un Laboratorio Solare, un Laboratorio Astronomico e una struttura museale con aule didattiche.

Una sorpresa dunque per le Madonie, territorio che ha costruito il passato sulla propria terra, poter investire per il futuro anche sul proprio cielo e poter usufruire quindi, di una possibilità di inserimento unica in un contesto internazionale scientifico e turistico.

Le enormi potenzialità del sito sono state di recente confermate anche la NASA che ha espresso grande apprezzamento per le attività di ricerca che saranno rese possibili a Isnello con la collocazione del Telescopio “a grande campo”: uno strumento di forte innovazione con il quale sarà possibile avviare ricerche avanzate in vari campi dell'Astronomia.

Il “grande campo” sarà un telescopio unico in Europa, ciò ha spinto Donald K. Yeomans a scrivere al Sindaco Mogavero. Per capire meglio chi è l’importante manager della NASA ) al momento responsabile del programma Near Earth-Object, uno dei principali in atto per l’agenzia aerospaziale) basti pensare che di recente la prestigiosa rivista TIME gli ha dedicato un lungo articolo soprannominandolo  “il difensore cosmico”.

Sulla vetta del Monte Mufara, oltre alle osservazioni astrometriche e fotometriche di asteroidi pericolosi per la Terra, sarà possibile studiare il cosiddetto afterglow di esplosioni di raggi gamma e x, tra i fenomeni più violenti ed energetici osservati nell’Universo. Un filone di ricerca di grandissima importanza sarà quello delle osservazioni delle controparti ottiche di sorgenti di onde gravitazionali e neutrini. Per questo tipo di ricerca è stato manifestato il forte interesse dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma. Altre ricerche che saranno avviate riguardano la scoperta e le osservazioni di pianeti extrasolari in orbita attorno a stelle vicine, stelle variabili e nuclei galattici attivi e detriti spaziali. Questi ultimi, derivanti dall’attività umana nello spazio circumterrestre, rappresentano sempre più un grave problema per la sicurezza dei satelliti artificiali e, in particolare, dei moduli orbitanti abitati. Grande interesse quindi per un Centro che sarà polo di eccellenza europeo nella ricerca ma anche nella divulgazione e nella didattica di alto livello delle scienze astronomiche.

“Dovrà essere ora la politica della Regione Sicilia e del Governo nazionale a garantire l’avvio del funzionamento del Parco Astronomico delle Madonie” afferma in una nota pubblicata sul sito ufficiale del comune di Isnello il sindaco Giuseppe Mogavero. “Si tratta di una delle strutture culturali fra le più importanti realizzate negli ultimi decenni in Sicilia – continua il primo cittadino – per la quale bisogna assicurare le necessarie risorse economiche per la sua gestione. In mancanza, si perderà una importante occasione per una struttura che muove già grande interesse a livello nazionale e internazionale, che si rappresenta come forte attrattore culturale capace di avviare economie nuove con ricadute notevoli nel vasto comprensorio. Confidiamo ancora sull’intelligenza di chi ha responsabilità di governo, sperando di non essere smentiti” 

L’impegnativo ed ambizioso progetto “astronomico” è tutt’altro che una improvvisazione. Mogavero ci lavora in prima linea da anni e, nei periodo più floridi ha anche ottenuto il convinto sostegno del Parco delle Madonie. Già a partire dal 2009 numerosi convegni e iniziative culturali in questa prospettiva si sono realizzati sotto la spinta di un Amministrazione Comunale che ha avuto strettamente a cuore il progetto. Appuntamenti che si rinnovano ogni anno, il Gal Hassin, un programma in diverse giornate in cui i maggiori nomi del campo astronomico si incontrano sotto il cielo delle Madonie.

Quest’ anno si terrà dal 14 al 18 luglio la parte dedicata all'astronomia, dal 28 luglio al 1 agosto quella sulla cosmologia.Dal 4 all’8 agosto quello sulle scienze della terra. Mentre già dall' 11 luglio sarà proclamata la festa dell'astronomia con spettacoli e l'inaugurazione della mostra ” le meteoriti del museo di scienze planetarie di Prato”. Un ricordo inoltre particolare  dell'astrofisica scomparsa Margherita Hack il 27 luglio con l'astronomo Corrado Lamberti.
Cosa manca dunque adesso? Soltanto il via libera definitivo al progetto che è tutto sulle spalle del Governo Regionale e Nazionale.

Il  Sindaco Mogavero è molto chiaro su questo punto: “Dovrà essere ora “la politica” della Regione Sicilia e del Governo nazionale a garantire l’avvio del funzionamento del Parco Astronomico delle Madonie, una delle strutture culturali fra le più importanti realizzate negli ultimi decenni in Sicilia, assicurando le necessarie risorse economiche per la sua gestione. In mancanza, si perderà una importante occasione per una struttura che muove già grande interesse a livello nazionale e internazionale, che si rappresenta come forte attrattore culturale capace di avviare economie nuove con ricadute notevoli nel vasto comprensorio. Confidiamo ancora sull’intelligenza di chi ha responsabilità di governo, sperando di non essere smentiti”.

Intanto nelle giornate che con l’estate cominciano ad accorciarsi godiamoci le nostre stelle d’argento che brillano nel cielo.

 

Qui di seguito la traduzione della lettera inviata da Yeomans al sindaco di Isnello:

“Caro Dr. Mogavero,

sono stato informato dei progetti in corso per l’installazione di un telescopio a grande campo, di un metro di apertura sul Monte Mufara, come parte di un Parco Astronomico. Un telescopio di questo tipo potrebbe dare un contributo significativo agli sforzi internazionali per monitorare i cosiddetti “oggetti vicini alla Terra” (NEO: Near Earth Objects), ovvero asteroidi e comete che hanno orbite vicine a quella della Terra. Ci sono importanti iniziative all’interno della NASA e dell’ESA per scoprire, seguire nel tempo e caratterizzare fisicamente questi NEO, ed un telescopio a grande campo come quello previsto nei vostri progetti, rappresenterebbe uno strumento ideale per far avanzare la ricerca in questo ambito dell’astronomia.

La maggior parte degli sforzi attuali per scoprire, monitorare e caratterizzare i NEO è svolto nel sud-ovest degli Stati Uniti e presso le isole Hawaii. L’aggiunta del telescopio italiano, ad una longitudine molto diversa, sarebbe un prezioso contributo agli sforzi fatti finora, poichè le scoperte fatte negli Stati Uniti o in Italia potrebbero essere seguite in tempi brevissimi con l’ottenimento di ulteriori dati astrometrici e fisici da parte di telescopi situati a longitudini differenti.

Un telescopio di questo tipo potrebbe anche servire per la preparazione di giovani studenti che hanno un interesse per l’astronomia e in particolare per i NEO. Astrofili ben preparati potrebbero rendere significativi contributi non onerosi per la manutenzione ed il funzionamento di questo telescopio e, allo stesso tempo, dare un contributo significativo allo studio ed alla ricerca dei NEO. Vi incoraggio quindi a fare tutto il possibile per portare avanti questo eccitante progetto.

Cordiali saluti

Donald K. Yeomans, PhD ”

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