L’E·co·Mulo arriva oggi a Gangi.

Rosario Mangano

Cronaca

L’E·co·Mulo arriva oggi a Gangi.
Un viaggio, un progetto, un sogno per un “Verde Futuro”. Arrivo previsto per le 13:30 nel Borgo più Bello d'Italia.

18 Gennaio 2016 - 00:00

Lo raggiungiamo che è giunto nelle trazzere vicino Resuttano, in contrada Susafa, ospite nella masseria di un contadino dove passerà la serata e riposerà a fine di un'altra giornata trascorsa in viaggio, a dorso del suo mulo con al seguito la sua carovana nella Sicilia più profonda. Il suo viaggio ha avuto inizio il Primo di Maggio da Portella della Ginestra e da lì si protrarrà per undici giorni, nell’entroterra siciliano, fino a raggiungere Troina, ultima tappa.

Federico Bruno Prince, è lui l’E·co·Mulo, lo stesso che sta avendo un forte impatto mediatico in tutta l’isola, grazie anche al suo “diario di bordo” online, sul quale racconta le varie tappe, i suoi incontri e gli aneddoti del viaggio, attraverso i social network e per questo disponibile alla portata di tutti. Designer di professione, con origini anglosassoni di madre e siciliane doc di padre, Federico non è nuovo a questi viaggi. Il primo intrapreso nel 2011, sempre in giro per l’isola ed in groppa di mulo, con una forte valenza di legalità e contro il nucleare. Nel 2012 riesce nell’ammirevole ed incredula impresa di “Ecomulo 2”, percorrendo più di 900 km per giungere a Roma e lì consegnare, nelle mani del Presidente della Repubblica Napolitano, i messaggi e i pizzini  di braccianti, operai e pescatori siciliani e meridionali, raccolti lungo i luoghi attraversati. La loro è una speranza per un futuro migliore, la voglia di riscatto per un popolo troppo spesso e per troppo tempo violentato, ma mai veramente accondiscendente alla resa. Ne venne girato anche un Docufilm, presto disponibile e in distribuzione, ed altre interessanti collaborazioni, tuttora in evoluzione.

Il suo è un itinerario insolito, sicuramente diverso, tracciato lungo le antiche trazzere regie, vecchi sentieri e mulattiere che solcano le campagne incontaminate, percorsi ormai quasi sconosciuti, nel bel mezzo delle nostre adorate montagne Siciliane. Il proposito è quello di porre l’attenzione al recupero della memoria, del territorio e delle bellezze architettoniche, che vada nella direzione di uno sviluppo intelligente ed ecocompatibile, nel rispetto dell’ambiente e della legalità, portando in groppa al proprio mulo il sogno dei Fasci Siciliani, di una rinascita vera, della libertà persa, dei sogni svaniti e della giustizia sociale. Lui stesso si definisce una sorta di “moderno Don Chisciotte, paladino di valori ormai tramontati” che in sella al suo mulo Giovanni, in onore del giudice Falcone, parte dal luogo simbolo che per lui di quella che viene ricordata da diversi storici la prima vera strage di Stato, il Primo Maggio 1947 di Portella della Ginestra, nella quale fu proprio il mulo per primo ad essere colpito nell’eccidio dei lavoratori da parte della banda di Salvatore Giuliano. Rende omaggio al mulo, elemento della memoria storico-identitaria della Sicilia rurale, simbolo dei braccianti siciliani e di “un sistema di valori che si sta perdendo”, emblema di un futuro diverso e possibile.

La sua è come una rivendicazione, una sensibilizzazione a smuovere le coscienze “nel riprendere il prodotto siculo e venderlo per il suo valore reale”, sostenendo che “ci sono svariati modi per rendere questo riconoscibile e certificato: dal biologico, all’ogm, al bio-chimico, ecc. Se tutto il mondo ci sta guardando e ci vuole, significa che vuole i nostri prodotti nelle loro case, nelle loro tavole. Noi non possiamo e non dobbiamo regalare o svendere la Sicilia e i suoi prodotti, che sono i nostri frutti. Il mondo borghese, dai russi ai cinesi, guarda a noi come un grande supermarket, dove tutto è in svendita e vuole riempire quegli scaffali dei nostri prodotti, ma noi dobbiamo ridare il giusto valore alle nostre cose, venderli come fosse oro. Non possiamo regalare la nostra ricotta a due euro, non più. La Sicilia è l’ultima culla per la creazione di prodotti genuini, il suo popolo la deve proteggere e valorizzarla.” Sarà, dunque, ancora una volta l’occasione per scoprire una terra che presenta forti tradizioni ed attaccamento ad esse. Il viaggio si concluderà a Troina, in provincia di Enna, domenica 11 maggio, in occasione della prima festa regionale di cavalcatura bardale.

L’E·co·Mulo (artista di rilevanza sociale) ha già attraversato diverse tappe, nella giornata di oggi 6 maggio giungerà a Gangi, dove per la prima volta entrerà in paese lasciando gli antichi sentieri delle nostre vicine campagne perché, come ci dice lo stesso Federico “è il Borgo più Bello d’Italia, vale la pena smuovere ancora di più le coscienze dei cittadini, in un luogo che già sta lavorando in questa direzione”.

Federico Bruno Prince e il suo E·co·Mulo, sarà nel pieno del centro storico gangitano intorno alle 13:30 lo sentirete arrivare e lo vedrete aggirarsi, in compagnia del suo amico Giacomo Mancuso Fuoco originario di Capizzi allevatore, mulattiere e vigile urbano, per le vie del paese. Cercatelo. Questo nuovo E·co·Mulo sarà l’occasione per condividere una visione del mondo altra, che va contro le speculazioni edilizie, a favore dei piccoli produttori siciliani, per i movimenti civici e le associazioni dei contadini, a favore degli operai, degli operatori del turismo eco-sostenibile, per ribadire il forte sostegno – e quasi la necessità – a tutti i cittadini e a coloro che hanno puntato (o lo stanno per fare) realmente sul “Verde Futuro”.

LE TAPPE: Portella della Ginestra – Ficuzza – Palazzo Adriano – Bivona – Santo Stefano Quisquina – San Giovanni Gemini – Villalba – Resuttano – Alimena – Gangi – Troina.

 

http://www.facebook.com/ecomulo

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