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La vicenda dei frati madoniti trasferiti, c'è una petizione online

Rabbia e indignazione a Castelbuono e a Gangi dopo che sì è diffusa la notizia del trasferimento, fuori dalla Sicilia, dei due frati cappuccini che nello scorso inverno raccontarono alla trasmissione “Le iene” di aver assistito a molestie e maltrattamenti ai danni di una donna che sarebbe avvenuti all’interno del convento di San Giovanni Rotondo.

A Gangi la notizia del trasferimento di Padre Ernesto Cicero si è diffusa a cose già fatte: il frate ha raggiunto l’Umbria senza che la comunità venisse informata di nulla. Trasferimento immediato e repentino che ha lasciato smarrito i fedeli fra i quali stanno circolando parecchie voci. Si parla dell’imminente arrivo di un altro francescano in sua sostituzione anche in ragione del fatto che in convento vi sono due frati molti anziani e uno soltanto più giovane.

L’indignazione per un trasferimento disposto nel segreto più ristretto naviga anche sui social network. “Mi dispiace dirlo – scrive Adriana Barbera – non ci sono né “se” né “ma” né tanto meno “coincidenze”. Come veri cristiani, figli di un Dio “vero” e “veritiero” non possiamo e non dobbiamo tacere. I due frati hanno testimoniato questo Dio, l'unico”.

Indignata anche la reazione della professoressa Nina Vazzano, insegnate di religione che scrive: “Questa notizia ci sconvolge. Non può essere diversamente, ancor di più perché riguarda un mondo dal quale ci aspettiamo coerenza, onestà, giustizia.”

Diversa la situazione a Castelbuono dove l’ottantatreenne Padre Domenico Costanzo non ha ancora lasciato il suo monastero alla volta della Calabria. Per fermare il suo trasferimento è stata lanciata una petizione on line a cui si può aderire collegandosi a questo link con l’obiettivo di fare arrivare la triste vicenda sul tavolo di Papa Francesco perché intervenga rispetto a una quella che le due comunità percepiscono come una ritorsione a danno dei due frati.

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