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Gangi, torna il Presepe Vivente

È proprio dal silenzio, dal raccoglimento massimo che inizia un viaggio suggestivo tra le vie uniche del borgo di Gangi.

Le parole che accompagnano dalla prima edizione avvenuta sei anni fa il Presepe Vivente che si svolgerà quest'anno a Gangi dal 26 al 29 dicembre non sono state naturalmente scelte a caso. Nessun dialogo tra gli attori che si succedono nelle scene oltre quella del narratore e della musica. Una scelta originale e decisa dai registi che dal primo anno si occupano dell'organizzazione dell'evento. Giovanni Germanà, Stefano Sauro, Carmelo Domina, Peppuccio ballistreri e Luciano Inguaggiato.

Una manifestazione giovane, cresciuta velocemente sia dal punto di vista organizzativo che in termini di visitatori. Più di quattromila persone lo scorso anno sono stati presenti alla manifestazione nei quattordici turni giornalieri d'ingresso, e anche quest'anno numerose sono già le prenotazioni attraverso il portale informativo www.presepeviventegangi.it, dove è possibile acquistare esclusivamente on line, i biglietti per l'accesso allo spettacolo rievocativo più conosciuto della storia e sicuramente più suggestivo grazie anche all'originalità del montaggio scenico e dal contesto architettonico che il paese offre naturalmente.

Cinque registi che si occupano dei dettagli scenici e degli attori, per un coinvolgimento di circa cento comparse, dislocate tra le strade più strette e nascoste del centro storico. Qui tra una Nazareth e una Betlemme in abiti storici si svolge il viaggio che darà alla luce il mistero divino.

Dalla partecipazione attiva del forum giovani e dalle numerose associazioni che prestano la loro opera volontariamente come la Pro Loco, la Fi.da.pa., l'Avis, l'associazione degli Anta, è possibile allestire il viaggio che vale la pena di visitare immersi nell'atmosfera invernale tipica della montagna madonita.

Giovanni Germanà, il responsabile della parte musicale, ci tiene a sottolineare come sia un lavoro esaltante e che dimostra lo spirito di iniziativa semore fervida e di volontà dei propri compaesani. -” quella del Presepe è un'esperienza incredibile, perchè porta il visitatore ad inserirsi nel contesto della Palestina ai tempi della nascita di Cristo senza però sporcare in nessun modo la scena. L'inizio del viaggio nella Chiesa d'origine e i due passaggi dell'annunciazione a Maria prima e a Giuseppe poi della voce fuori campo sono sempre profondamente emozionanti per chi lo vede per la prima volta ma anche per chi ci lavora ormai da anni”.

L'invito è naturalmente quello a partecipare all'evento e ad affrettarsi nella prenotazione. “Abbiamo già ricevuto numerose richieste e siamo felici di questo, il nostro augurio è che il viaggio intrapreso dal visitatore non sia solo di spttacolarizzazione della nascita di Dio ma anche un viaggio interiore e unico”.

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