E’ stata inaugurata stamattina, sabato 19 marzo, a Gangi l’istallazione: “Merce indesiderata”, 150 ritratti di migranti, uomini, donne e bambini, vittime dei numerosi viaggi della speranza verso una terra migliore.
Il progetto, su ideazione di Alessandro Becchina, figlio del noto pittore Gianbecchina, è stato realizzato dagli allievi del liceo artistico di Palermo a cura dell’’Istituzione Gianbecchina e del Comune di Gangi.
La mostra, visitabile sino al 28 marzo, è dedicata alle vicende legate al fenomeno dell’immigrazione, che negli ultimi anni è diventato un’allarmante tragedia che coinvolge non solo Lampedusa, porta del Mediterraneo, ma l’intera umanità. Lo spazio espositivo diventa oggi un deposito di merci, dove lo squallore e il degrado raccontano disperazione, violenza e speranza, nel proposito che non diventi e non si ricordi come un’altra giornata della memoria.
“L’installazione – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – è inserita tra gli eventi organizzati dall’amministrazione comunale in occasione del gemellaggio con la città di Pianezze e con le attività promosse in occasione della Settimana Santa, ma principalmente ci fa riflettere su un grave problema, angoscia e dolore dei tanti migranti che sbarcano lungo le nostre coste, molto spesso trattati come merce indesiderata”.