Sbarca in Sicilia, il vulcanico Neri Marcorè col tour Le mie canzoni altrui, tre tappe che lo portano in scena nelle vesti di singer-chitarrista. Il tour comincia proprio dalle Madonie, lunedì 4 agosto, a Castelbuono, nella location spettacolare ai piedi del Castello dei Ventimiglia, alle ore 21.00 ed è la prima delle tre serate. Si replica il 5 a Partanna(Trapani), all'anfiteatro provinciale dove il concerto sarà preceduto, dalla presentazione del romanzo Sale di Sicilia di Mariacristina Di Giuseppe, per i tipi di Navarra editore, di cui Marcorè è autore della prefazione. Chiude il tour, la tappa del 6 agosto a Palermo, a Villa Filippina. In molti sapranno che il poliedrico Marcorè coltiva la passione per la musica da sempre e da prima del suo successo televisivo. Le mie canzoni altrui allude alle interpretazioni di pezzi composti dai suoi amici cantautori, della levatura di De Andrè, De Gregori, Fossati, Ligabue, Capossela, Dalla, Pacifico e De Angelis , amico e ospite fisso dei concerti, fino a Gerry Rafferty e all’amato maestro James Taylor. Un repertorio vario, importante, ben scelto, che Neri interpreta con affetto e personalità, senza far mancare al pubblico la sua ironia e il suo umorismo leggeri e poetici. La band che accompagna l’attore è composta da Marco Caronna(chitarre, bouzouki, aggeggi), Primiano Di Biase(piano, fisarmonica), Domenico Mariorenzi(chitarra, piano), Guerino Rondolone (contrabbasso), Simone Talone(percussioni) e Alessandro Tomei (fiati). Marcorè ha anche un pezzo inedito, firmato da lui stesso e da De Angelis,Il silenzio degli ulivi, ma non previsto in scaletta per il tour.
Abbiamo rivolto qualche domanda all'artista.
La scelta di un tour da portare in giro, dopo le esperienze su Gaber e i Beatles con la Banda Osiris come nasce?
-Il concerto nasce solo dal mio piacere personale. Da due anni, assieme ai miei musicisti che ho conosciuto grazie ad Edoardo De Angelis, cantautore romano, mio grande amico, che èil vero organizzatore di tutto, ci divertiamo a fare dei concerti, il cui ricavato va in beneficienza. La scelta dei brani segue la linea comune delle esperienze di vita e dei gusti musicali. Parecchie canzoni sono state scelte esclusivamente per il desiderio di suonarle e cantarle, forse meno spettacolari di altre, ma più legate ai miei affetti. Spesso si tratta di pezzi che il pubblico riconosce appena.-
Quali pezzi e cantanti preferisce?
-Cantautori, soprattutto. Il periodo rock è arrivato più tardi, negli anni ’70 ero immaturo per apprezzare i grandi gruppi, li ho scoperti solo poi, penso a Neil Young o Simon & Garfunkel. Ricordo che mi preparavo all’esame della maturità sulle note del Concerto a Central Park-.
Avrebbe mai immaginato una carriera così apprezzata e brillante, dalle imitazioni, alla TV con Un pugno di libri, programma cult di Raitre, al grande schermo, al Teatro, a quello che è oggi Neri Marcorè?
Ho iniziato con la tv, vincendo un concorso per imitatori, mi riusciva benissimo Vialli, soltanto dopo ho deciso di farlo seriamente. Nella vita non si può mai sapere cosa avverrà, per esempio quanti figli avremo….insomma non l'avrei mai immaginato tutto questo.
Cosa le manca tra le cose ancora da fare?
Una regia. L'idea ce l'ho, ma non l'ho proposta finora a nessuno per paura che mi dicano no. Però è quello che vorrei fare, prossimamente.
Le hanno mai detto che ha un non so che di Italo Calvino, dalla somiglianza all'umorismo?
Si si. Ho girato un documentario in Canada, Lo specchio di Calvino, in cui interpreto lo scrittore. Anche nel programma di Augias(Scienziati, filosofi, intellettuali, uomini e donne di fede, che hanno cambiato il mondo, rivoluzionando la storia delle idee. n.d.r.), recentemente ho interpretato Calvino, l'ultimo dei visionari. Per me, Calvino è un riferimento culturale imprescindibile.
In autunno sarà in onda la seconda serie di Questo nostro amore, in cui è protagonista con Anna Valle e arriveranno in sala due nuovi film: Leoni di Pietro Parolin e Latin Lover di Cristina Comencini.