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Droga e furti nelle località marine, arresti dei Carabinieri

Una settimana di bilancio in negativo per la piccola criminalità della provincia di Palermo. D’estate – lo confermano ogni anno i dati statistici – nelle località di villeggiatura, con l’aumento esponenziale della popolazione residente, si assiste anche ad un contestuale aumento dei fenomeni criminosi. Questo inizio di agosto però è stato caratterizzato dal segno negativo per i delinquenti, che hanno dovuto fare i conti con lo sforzo investigativo profuso dai Carabinieri della Compagnia di Carini. Un bilancio che nella prima metà della settimana presenta 3 arresti in flagranza e il sequestro e la successiva distruzione di una piantagione di cannabis indica, meglio nota come “marijuana”.

CINISI

Ben due gli arresti per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente a Cinisi. Il primo a cadere nella rete tesa dai Carabinieri della locale Stazione è stato B.F., 22 anni originario di Carini, ma residente a Cinisi. I carabinieri lo hanno sorpreso in possesso di una ventina di dosi di marijuana e di varie centinaia di euro provento dell’attività di spaccio. Una tempestiva perquisizione eseguita presso la sua abitazione ha consentito di rinvenire anche alcune cartucce calibro 9 illegalmente detenute. L’ arrestato è stato immediatamente tradotto presso il carcere Ucciardone; il giorno successivo l’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il giorno seguente è toccato a L.G., anche lui carinese di origine, ma residente a Cinisi, 29 anni. A casa sua sono state trovate 3 piante di cannabis indica coltivate in vaso, oltre ad un barattolo contenente foglie di marijuana conservate in una sostanza oleosa.

ISOLA DELLE FEMMINE

La pattuglia della Stazione di Isola delle Femmine ha invece colto in flagranza un ladro intento a trafugare del materiale ferroso asportato dall’interno della ditta “Prefabbricati Nord s.r.l.” di quel centro. R.M., 32 anni residente a Carini, è stato bloccato mentre cercava di dileguarsi a bordo di un autocarro, all’interno del quale aveva stipato ben 20 quintali di travi di ferro, per un valore di varie migliaia di euro. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato presso il proprio domicilio, dove ha trascorso la notte in regime di arresti domiciliari. L’ indomani si è svolto il rito direttissimo davanti al Giudice: l’arresto è stato convalidato ed è stato condannato a 10 mesi di reclusione (pena sospesa).

CARINI

I Carabinieri della Stazione di Carini hanno rovinato la festa ad ignoti coltivatori di cannabis indica. Nel corso di un servizio di pattugliamento della zona rurale del territorio di competenza, infatti, i militari hanno rinvenuto una vera e propria piantagione di cannabis in avanzato stato di maturazione. Le piante, che avevano ormai raggiunto un’altezza compresa tra i 2 metri e mezzo e i 3 metri, erano infatti ormai praticamente pronte per essere raccolte, lavorate e messe sul mercato illegale degli stupefacenti. Trattandosi di circa 250 piante, gli esperti del Laboratorio di Analisi di Sostanze Stupefacenti di Palermo hanno stimato che sul mercato i criminali avrebbero  realizzato un utile di circa mezzo milione di Euro. Immediatamente sottoposte a sequestro e campionatura, le piante sono state successivamente distrutte a mezzo fuoco. Per una volta, 500.000 Euro andati letteralmente in fumo, che non andranno a rimpinguare le casse degli spacciatori carinesi.

(Foto archivio)

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