Aeroviaggi, azienda leader nel settore turistico ricettivo, ha deciso di puntare forte sulle Madonie ed in ballo ci sono ben 200 posti di lavoro, più un notevole indotto. La notizia della rinascita dello storico Villaggio Valtur di Pollina, lanciata nei giorni scorsi (leggi qui), ha fatto il giro del mondo e fa il paio con il progetto di rilancio dell’altrettanto storico Club Med di Cefalù, operazione da 75 milioni di euro, condotta direttamente dal “tridente” francese. Due ambiziosi progetti, già in cantiere, che possono cambiare le sorti del nostro litorale.
Ma non è solo lungo la costa tirrenica che ambiziosi progetti per il rilancio turistico del territorio bollono in pentola. L’occhio di un imprenditore del calibro di Antonio Mangia, nativo di Geraci Siculo, madonita doc, si spinge più in là, fino agli orizzonti del paese natio, dove da tempo si lavora per fare di Geraci Siculo la “Fiuggi” di Sicilia. “Io ci credo afferma – il noto imprenditore – ma è ovvio che senza la concessione delle acque è impossibile realizzare un centro termale”.
La società “Madonie Terme e Benessere” è stata costituita nel 2011 con il preciso obiettivo di sfruttare le proprietà della preziosa acqua oligo-minerale presente in abbondanza nel territorio geracese per aprire le Madonie ad un nuovo settore del mercato turistico: quello termale, già fortemente legato di per se a quella innata vocazione del territorio per il turismo ambientale, consacrata con l’istituzione, nel 1989 del Parco delle Madonie. “Voglio mettere la mia esperienza a disposizione del territorio per un progetto imprenditoriale che, secondo me, è di sicuro successo. Non comprendo francamente perché la burocrazia metta i bastoni fra le ruote a chi vuole fare impresa e garantire un futuro migliore alle Madonie” aggiunge Antonio Mangia con un pizzico di amarezza.
Ha condividere l’iniziativa del presidente di Aeroviaggi anche il gruppo Giaconia, una delle principali realtà imprenditoriali siciliane. Ma il progetto, a differenza di quanto spesso accade altrove per simili iniziative, ha riscosso anche l’entusiasmo di una larga fetta di popolazione. Geraci Siculo ci crede, ed è talmente convinta della opportunità offerta al territorio, da mettere mano al portafogli. Sono infatti 197 i soci privati, ovvero singoli cittadini, che hanno aderito al progetto costituendo un azionariato popolare diffuso.
Il capitale sociale è di € 2.400.000, così composto: 51% Aeroviaggi, 30% Gruppo Giaconia, 19% azionariato diffuso (197 soci).
La società dalla sua costituzione ha subito iniziato a presentare le istanze per ottenere permessi e concessioni necessarie per la realizzazione di un albergo 4 stelle di 100 camere con annesse terme e centro benessere. Le risposte, ad oggi, non ci sono state o sono andate a finire nel tortuoso mondo giudiziario, ad oggi infatti la società ha più di un ricorso al TAR da cui si attendono risposte.
Ultimo capitolo di questa lunga vicenda è rappresentato dall’acquisizione del terreno di proprietà del comune di Geraci Siculo destinato alla realizzazione di alberghi e centri termali. Un area di circa 15.000 mq in c.da Parrino, assegnata dal Comune alla società Madonie Terme e Benessere a seguito di un offerta di 300 mila euro. Dal business plan si evince un investimento di circa 5.000.0000 di euro. A regime la sola struttura porterebbe una ricaduta occupazionale di circa 50 unità, più l’indotto e un fatturato vicino al milione di euro di cui circa € 500.000 di acquisti sul territorio.
Ad oggi però quello delle Terme a Geraci Siculo è un sogno che rimane chiuso nel cassetto.
“Mi dispiace dirlo – afferma Antonio Mangia – ma fare impresa qui in Sicilia è molto più difficile che altrove. Intanto ogni iniziativa economica, prima ancora di nascere, deve superare la giungla della burocrazia, una vera e propria selva oscura! Poi c’è il capitolo delle tassazioni, comunali, regionali e nazionali che compromettono la competitività delle nostre imprese nel mercato internazionale. Basti pensare all'IRAP, una tassa veramente irragionevole che punisce la produttività”
“Non chiedo nulla – conclude Antonio Mangia – voglio solo investire, fare impresa, anche perché sento la responsabilità di quelle centinaia di miei concittadini che hanno creduto in questo progetto. Ma non me lo fanno fare. Mi dispiace dover notare anche l’inerzia del sindaco”
Contattato dalla nostra redazione il sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna si dice sorpreso dal commento di Mangia, “come sindaco ho fatto tutto ciò che era nella mie prerogative per portare avanti un progetto fondamentale per la comunità geracese, a partire dal bando di gara per la concessione dei terreni, ripetuto diverse volte fin quando non si è potuto procedere, con nostra grande soddisfazione, alla definitiva assegnazione alla società Terme e Benessere – afferma Vienna – Purtroppo per la concessione delle acque il Comune non ha alcuna competenza. Ribadisco comunque la mia piena disponibilità a sostenere con tutte le mie energie la realizzazione delle Terme a Geraci Siculo.”