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Cefalù, facciamoci del male!

Il corsivo (da madoniepress del 4 luglio 2014)

 

E' paradossale quanto accade in questo periodo nella città di Ruggiero. Cittadini innamorati, com'è normale che sia, della propria – bellissima – città, gioiscono delle invettive, spesso gratuite, che la colpiscono al cuore, mettendo in discussione il prestigio del suo nome. Recente lo scandalo, possiamo definirlo così, senza timore di smentita, dell'articolo comparso a tutta pagina nella edizione palermitana di Repubblica. Una valanga di fango calata sulla città fra l'indifferenza di molti e, a dirla tutta, il malcelato sorriso di qualcuno, mentre anche dai banchi dell'opposizione di Sala delle Capriate (bisogna darne atto e merito) si levava lo sdegno per un così grave atto di accusa. Per non dire delle classifiche di turno. Ogni anno ce n'è una, l'ultima poche settimane fa pubblicata dal famosissimo sito di booking on line Trivago. Ed ecco che quella che poteva essere una opportunità: “LE 50 MIGLIORI LOCALITA' BALNEARI DEL MEDITERRANEO”, questo era il titolo della classifica, è diventata una sciagura, una vergogna, l'esempio perfetto di com'è facile stravolgere una notizia: “Cefalù all'ultimo posto! Cefalù è la peggire spiaggia d'Europa!”, e così via. Un titolo onesto sarebbe stato “Cefalù resiste! Nonostante la crisi è ancora fra le migliori località balneari del Mediterraneo”. Non è andata così!

 

In questo momento ogni pretesto è buono per raccogliere ancora qualche badilata di fango da cospargere in faccia a chi? Al sindaco? agli imprenditori del settore ricettivo? al nemico di turno? Peccato che il fango una volta gettato si fa la sua strada e non lo controlli più. Il motto sembra essere solo uno, “facciamoci del male!”

 

Comunità vicine hanno costruito le recenti fortune sulla collaborazione e gli obiettivi comuni! Gangi, per citare un esempio, è diventato  “Borgo più bello d'Italia” grazie alla collaborazione di tutti, maggioranza ed opposizione, destra e sinistra, giovani ed anziani, uomini e donne, tutti hanno messo da parte il morso velenoso dell'invidia e con entusiasmo hanno preso parte alla gara, coscienti il traguardo lo si sarebbe tagliati insieme. E così è stato! Bene inteso, le battaglie politiche si fanno anche qui, ma la città viene messa al riparo da ogni gratuito pregiudizio che potrebbe colpirla. Questo dato (di fatto) dovrebbe far riflettere molti “liberi pensatori” della comunità cefaludese.

 

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Lo spunto di cronaca

 

Questa volta la risposta del sindaco di Cefalù, alle dicerie circa il presunto imminente arrivo di immigrati da ospitare in strutture ricettive della città, è più puntuale e severo che mai: “Come cittadino e sindaco di una delle più rinomate mete turistiche internazionali, provo stupore e sconcerto nell'apprendere la falsa notizia secondo cui alcuni profughi sarebbero per essere ospitati in strutture alberghiere dismesse o che non hanno ospiti al loro interno”.

 

“Questa diceria – continua Lapunzina – per altro destituita di ogni fondamento, rischia di nuocere gravemente all'immagine della “perla del tirreno” e di creare grave danno alla stagione turistica avviata. Pertanto rivolgo un appello a tutti coloro che si occupano di informazione e, specialmente alle testate giornalistiche,a non diffondere pseudo notizie prive del necessario riscontro. Inseguire il gossip o il mero sensazionalismo può arrecare un danno incalcolabile a Cefalù e all'opera quotidiana di tutti coloro che, imprenditori, amministratori, operatori turistici, si spendono quotidianamente per creare nuove prospettive di sviluppo e di lavoro nella nostra città”.

 

 

 

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